Il caso Thodex, che avevamo riportato per primi al mondo proprio su queste pagine, giunge ad una rapida e sconvolgente conclusione. Per il CEO del gruppo Faruk Özer, che è stato acciuffato dopo una breve e rocambolesca fuga, arriva una condanna che rimarrà negli annali della storia penale non solo turca, ma globale.
L’ex CEO, che ha sottratto valori agli utenti per miliardi di dollari, è stato infatti condannato a 11.196 anni, 10 mesi e 15 giorni dopo un processo che ne ha determinato inequivocabilmente le responsabilità. La condanna arriva a soli 5 mesi dall’estradizione verso la Turchia dell’ex leader di uno degli exchange più utilizzati presso la Sublime Porta.
Condanna esemplare e che esclude qualunque possibilità di libertà anche tra decine di anni. Si conclude così una storia che aveva agitato decine di migliaia di risparmiatori turchi, che avevano affidato i loro risparmi alle criptovalute anche per combattere la rampante inflazione locale.
Fine pena mai, si scriveva almeno un tempo sulle cronache italiane. Nella condanna a Faruk Özer non c’è tecnicamente una pena interminabile, ma è tanto lunga da esserlo di fatto.
Si chiude così l’epopea, in realtà assai breve, per il CEO di un exchange che aveva lasciato, inaspettatamente e improvvisamente, a piedi 400.000 utenti, per uno degli exchange meno conosciuti a livello globale ma più utilizzati in Turchia.
Subito dopo la chiusura dell’exchange, Özer era fuggito in Albania, dove è stato poi arrestato successivamente ad un ordine di cattura diffuso dall’Interpol.
I reati commessi secondo il codice penale turco sono diversi: dalla creazione di un’associazione a delinquere, all’essere membro e gestore di tale organizzazione, passando poi alla frode informatica, alla frode bancaria e al riciclaggio.
Il tutto, nel complesso, è risultato in oltre 11.000 anni di carcere per Özer, pena che verosimilmente non finirà mai di scontare.
Il controvalore degli ammanchi superava, al tempo della chiusura dell’exchange, i due miliardi di dollari, somma che è importante anche se considerata in un contesto globale. Parliamo infatti di poco più di 1/5 degli ammanchi relativi ad un caso certamente più famoso, ovvero quello di FTX.
Per 16 dei 21 imputati ci sono state invece assoluzioni con formula piena. Quattro dei sette che erano stati sottoposti a carcerazione preventiva sono stati invece scarcerati per assenza di prove.
Sul tema di Bitcoin e crypto in Turchia abbiamo pubblicato uno speciale sul nostro Magazine® – con rivelazioni sconvolgenti sull’utilizzo di Tether e BTC anche allo scopo di aggirare le sanzioni che attanagliano Russia e cittadini russi.
Il caso Thodex ha, almeno parzialmente, scalfito l’innamoramento tra turchi e crypto, con i primi che avevano sempre guardato a questo comparto anche come strumento di investimento e di tutela contro l’inflazione rampante.
La Turchia rimane comunque uno dei mercati più importanti a livello globale per il mondo crypto.
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