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Il mondo crypto è alla disperata ricerca di una nuova narrativa che possa fare da carburante alla prossima bull run. Se quella che ci siamo lasciati alle spalle è dipesa, in larga parte, da evoluzioni nel mondo della finanza decentralizzata, dei NFT e dei metaverse, ora si è alla ricerca di novità che possano far dimenticare anche il terribile 2022.
Sul tavolo ce ne sono attualmente due: la prima è quella del ritorno della Cina, che però abbiamo già ridimensionato sulle nostre pagine e anche su quelle del nostro Magazine; la seconda è quella degli asset tokenizzati, di cui si inizia a parlare con sempre maggiore insistenza.
Quanto c’è di vero? Quali sono i token che possono guadagnare da questo nuovo trend? Raccogliamo 5 opinioni brevi che almeno a nostro avviso sono quanto di interessante c’è da sapere prima dell’arrivo di questo trend.
Una premessa: cosa sono gli asset tokenizzati?
L’idea di fondo è di incapsulare titoli finanziari, titoli immobiliari e qualunque altro tipo di utilità venga scambiata sulle borse regolamentate e non.
In altre parole si vogliono creare delle infrastrutture possibilmente su blockchain che permettano di scambiare determinati asset, anche tra diversi mercati.
I vantaggi, almeno secondo quanto ha raccontato di recente anche il London Stock Exchange**, una delle borse più importanti del mondo, stanno in maggiore efficienza, in migliore trasparenza e in più giurisdizioni simultaneamente.
Per far funzionare questo nuovo modo di intendere i mercati finanziari, serviranno delle infrastrutture su blockchain – ed è così partita la caccia all’anticipazione di chi potrebbe essere a guadagnare da questo tipo di attività.
1. Interessante tanto per i layer 1 quanto per i layer 2
Possiamo partire già da diverse basi, dato che di programmi pilota che stanno investigando su queste possibilità ce ne sono di diversi. C’è già chi si è preoccupato di condurre esperimenti e anche di iniziare a vendere titoli finanziari rwa – sigla che sta per real world assets – onchain.
Ethereum, per ovvi motivi, è una delle chain maggiormente gettonate. Si è fatto però tanto anche su Polygon Matic, su Avalanche e anche su altre chain minori.
Se non dovessero esserci evoluzioni in questo senso, riteniamo che a poter guadagnare di più sono i protocolli che sono stati già scelti per i progetti pilota. Ma potrebbe esserci più di questo.
2. In molti proveranno a sviluppare il proprio sistema, la propria infrastruttura
Il secondo punto da analizzare non riguarda le infrastrutture già esistenti, ma la possibilità che diversi gruppi bancari, market maker, società di gestione sì dotino delle loro infrastrutture in blockchain.
Non è assolutamente un’ipotesi remota, JP Morgan ha già fatto del suo in questo senso e presto potrebbero farlo anche gli altri.
Blockchain che dovranno certamente avere un grado di interoperabilità e guardare anche allo standard degli smart contract di Ethereum .
Il fatto più importante è che chi si aspetta una rivoluzione necessariamente insistente sulle blockchain già esistenti potrebbe rimanere deluso.
3. Attenzione all’hype: può gonfiarsi e sgonfiarsi quasi a comando
Bisogna anche scontare il fatto che si tratta della moda del momento. Il mondo cripto infatti è alla disperata ricerca di nuove tematiche che possano riportare un po’ di entusiasmo in un mercato che è afflitto da volumi e interesse molto bassi da qualche settimana a questa parte .
Prima di saltare con i propri capitali sulle blockchain che sembrano essere più avanti in questa corsa invitiamo tutti a prendere la questione con la dovuta cautela.
4. Che tipo di controllo sono disposti a cedere i big
Non è chiaro per il momento tra le altre cose che tipo di controllo sui mercati siano disposte le borse, ad esempio, a lasciare. Il controllo degli ordini di mercati è infatti un business ricchissimo, la cui trasparenza non è sempre eccellente.chi passerà sistemi block chain, almeno dal punto di vista di un mondo che abituato ad essere fortemente centralizzato, potrebbe avere qualcosa da perdere.
L’altro lato bisogna considerare che la competizione potrebbe costringere anche i più reticenti a prendere una posizione a favore del mondo blockchain.
5. Scommesse da pionieri
Effettivamente è soltanto l’inizio. Iniziare a muoversi da adesso vuol dire muoversi come dei pionieri che vogliono cercare di anticipare un trend che in realtà è ancora in via di formazione.
Blockchain che si trovano più avanti in questo percorso l’abbiamo già elencate nel primo punto di questa brevissima guida gli asset reali su blockchain.
Per il resto non possiamo che invitarvi a continuare a seguire le nostre news, e anche il nostro canale Telegram, dove proponiamo approfondimenti riguardanti i nuovi trend che potrebbero aiutare il mercato delle criptovalute ad uscire da un momento di fortissima apatia, dimostrato anche dal prezzo.
