Dell’addio – o quasi – dei VC al mondo crypto abbiamo già scritto diverse volte su queste pagine, dati alla mano. Tuttavia il problema, se così vogliamo chiamarlo, è certamente più esteso e importante. Non riguarda, per intenderci, soltanto il mondo crypto, per quanto questo appaia oggi come il grande malato per questo particolare comparto di investimento e di investitori.
Il costo del capitale in deciso aumento rispetto alla pacchia del 2021, crisi diffusa tra le start up e un nuovo interesse per l’intelligenza artificiale hanno tutti contribuito ad un quadro che ha finito per travolgere, anche per colpe proprie, il settore crypto.
Siamo all’anno zero? O siamo all’anno della fine? Cerchiamo di fare il punto tenendo conto della preziosa testimonianza che Chris Coll-Beswick ha affidato alle colonne di Coindesk. Informazioni preziose tanto per chi investe in crypto, quanto per chi guarda anche ad altri mercati.
Come abbiamo detto in apertura, abbiamo già parlato diffusamente sulle pagine di Criptovaluta.it. In breve: i VC hanno ridotto fortemente gli investimenti nelle aziende e start up del settore crypto. L’altra notizia è che hanno ridotto fortemente gli investimenti anche nei comparti non crypto. Rispetto al 2022 sono state finanziate il 37% in meno delle imprese e gli investimenti nel complesso sono scesi del 49% in termini di liquidità immessa nel circuito. Questo almeno secondo i dati – affidabili – di Crunchbase.
Il settore crypto registra medie simili – segnale di una difficoltà però sia generale, sia del settore in quanto tale, almeno in termini di nuove imprese che cercano finanziatori.
A contribuire a questa ritirata dei VC c’è certamente il rialzo dei tassi, che ha portato il costo del capitale su livelli importanti – e comunque radicalmente più alti di quelli di soltanto due anni fa. Questo è confermato anche dai diretti interessati del settore, che oggi prima di finanziare progetti, anche all’apparenza solidi, sembrerebbero pensarci almeno due volte.
La situazione del mondo crypto sembrerebbe essere, dati alla mano, anceh peggiore. Rispetto a inizio 2022, gli investimenti sono scesi di oltre l’80%, almeno da parte di VC. E quindi sarà il caso di capire cosa ha impattato su questo comparto e perché oggi è trattato da pariah nel mondo degli investitori che amano correre più rischi.
A pesare, almeno secondo l’interessante pezzo pubblicato da Coindesk, la serie di fallimenti derivanti da truffe o da gestione allegra del patrimonio. Sì, sono i casi FTX, 3AC, nonché Luna, Celsius e Voyager.
Un gruppo di fallimenti che ha scioccato anche chi è abituato a rischiare forte con i propri investimenti e ad avere ritorni zero sul grosso di questi. Ci saranno gli estremi per un ritorno di certi capitali nel mondo crypto?
Diceva una vecchia canzone che lo scopriremo solo vivendo. A nostro avviso basterà poco per cambiare certe inerzie, a patto però di essere davvero al termine del ciclo di politiche monetarie restrittive.
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A questo punto il valore scenderà anche sotto i 24.000 ma la vera incognita non è se bitcoin verrà adottato ma quando questo avverrà perchè le più grandi invenzioni non sono state adottate subito per cui c'è poco da fare, bisogna cambiare coloro che governano a livello politico. Ho sempre sostenuto che una casalinga avrebbe gestito meglio le problematiche legate all''inflazione.