Il prezzo di bitcoin (BTC), al momento di questa stesura, sta proseguendo la fase di consolidamento sopra l’area dei 25.500$, che abbiamo identificato in precedenza come un livello di supporto chiave. Ora, spostandoci dalle valutazioni grafiche e finanziarie del prezzo, che si possono approfondire nella nostra analisi di Sabato, passiamo ad esaminare la situazione dei dati on – chain, sulla base delle metriche di Glassnode.
Questa fase di consolidamento del prezzo sta suscitando un certo ottimismo sul mercato, e ciò viene rafforzato da alcune metriche positive. Ad esempio, molti analisti osservano con favore l’aumento dell’hash rate della rete Bitcoin, il quale indica un crescente livello dell’attività di mining.
Nel grafico allegato di Glassnode, riportiamo l’andamento dell’hash rate, che rappresenta la potenza computazionale che impiegata nella rete Bitcoin. Un suo aumento è considerato un segnale positivo, poiché indica la crescente fiducia dei miner nella attività di estrazione. Inoltre, contribuisce a rende la rete più sicura e resiliente alle minacce esterne.
Questo dato va però sempre valutato in combinazione con il costo per hash. Per valutare la redditività complessiva, si utilizza l’indicatore Miner Revenue per Exahash (MRE), che stima i guadagni giornalieri dei minatori, in rapporto al loro contributo stimato all’hash power della rete. Attualmente si attesta a 63043$ per ogni exahash impiegato.
Dal grafico, osservando il lungo periodo, è evidente una flessione del MRE, ma nell’ultima parte si nota una ripresa della redditività. È importante sottolineare che questa metrica è sempre destinata a scendere a causa della crescita della difficoltà di estrazione, inoltre è influenzata in base al prezzo di BTC, alle commissioni delle transazioni e al numero di miner attivi.
Per completare il quadro, abbiamo un’altra metrica chiamata,Bitcoin: Miner Revenues vs Yearly Average, che ci fornisce indicazioni sulla dinamica dei guadagni dei minatori nel tempo in relazione alla media annuale.
Sul grafico del Miner Revenues vs Yearly Average, esaminiamo l’andamento dall’inizio dell’anno e prestiamo attenzione alla linea fucsia, che sta tornando a crescere e si sta dirigendo a tagliare al rialzo la media a 365 giorni. Ciò indica che la redditività per i miner sta aumentando nuovamente.
Se la redditività dei miner riprende a crescere, aumenta le probabilità che non vendano direttamente sul mercato i BTC estratti, ma che inizino nuovamente ad incrementare la cosiddetta HOLDing Activity.
Questa situazione dovrebbe preparare il terreno per una possibile crescita del prezzo, riducendo la pressione delle vendite sul mercato.
Questo scenario è confermato sia dall’aumento del numero delle transazioni, Transactcion Count (linea blu), e sia soprattutto dall’aumento delle commissioni che ha colpito gli utenti, ma che entrano nelle tasche dei miner, anche a compensare la crescita dell’hash rate.
Nel grafico abbiamo riportato l’andamento delle BTC: Miner Revenue (Total), che indica le entrate totali dei miner (linea arancione) che ha ripreso a crescere.
Sappiamo che l’attività di accumulo è diffusa a tutti i livelli tra i detentori di Bitcoin, dai microinvestitori alle Whales.
Nel grafico allegato abbiamo l’andamento degli indirizzi che detengono BTC negli ultimi 5 anni. Qui è evidente una diminuzione degli indirizzi con un saldo superiore a 100 BTC, come indicato dalla linea azzurra. D’altro canto, si osserva una notevole crescita nella gamma di indirizzi con un saldo compreso tra 0,1 e 10 BTC.
Per valutare l’evoluzione dei bitcoin in circolazione nel corso del tempo, possiamo dare uno sguardo, ad un’altra metrica di Glassnode, che è il Bitcoin Realized Cap.
Indica il valore complessivo dei BTC in circolazione in base al prezzo effettivo a cui sono stati acquistati o trasferiti l’ultima volta. Non va confuso con la Market Cap, che calcola il valore complessivo dei BTC in circolazione in base al prezzo corrente. Nel grafico riportato, si può vedere come sia alto il valore totale, accumulato dai vari indirizzi che detengono il bitcoin.
A livello di dati on-chain, la crescita dell’hash rate segna una maggiore fiducia dei miner nell’attività di estrazione, che è compensata dall’incremento delle commissioni e della loro redditività. Questo indica una nuova fase di accumulo, riducendo la necessità dei miner di vendere immediatamente i BTC estratti e contribuendo a diminuire la pressione delle vendite.
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