Crypto: SEC annuncia nuove azioni | DeFi e Exchange in pericolo

Chi credeva che le recenti sconfitte in tribunale avrebbero portato SEC a più miti consigli dovrà purtroppo ricredersi. Poche ore fa l’agenzia guidata da Gary Gensler ha confermato la sua volontà di pattugliare – e assicurare alla giustizia civile – altri exchange e altri progetti DeFi, continuando la sua politica di aggressivo enforcement ottenuto principalmente tramite il ricorso ad azioni legali.

A parlare è stato il responsabile proprio della divisione enforcement – che ha confermato l’esistenza di attenzioni di non meglio precisati scambi di criptovalute, con l’intenzione di andare a indagare – e possibilmente a denunciare – anche progetti DeFi, che non sono al riparo dall’azione di SEC nel caso in cui dovessero violare gli obblighi imposti dalle leggi sui titoli finanziari e sui mercati degli USA.

Cosa che tra le altre cose si è già verificata con il Caso BarnBridge DAO, che si è concluso con l’accordo per il pagamento di una multa.

Ancora minacce da SEC contro il settore crypto

Nonostante il supporto politico per SEC sia ai minimi storici – e nonostante ci sia anche chi abbia chiesto la metaforica testa di Gary Gensler – l’agenzia che si occupa di controllare i mercati dei titoli finanziari ha minacciato ulteriori azioni nei confronti tanto degli exchange quanto invece di progetti DeFi che sono in violazione delle leggi USA.

A parlare è David Hirsch, che per SEC si occupa di enforcement, che ha comunicato quanto segue:

Continueremo a muovere accuse formali.

E che dunque le azioni contro Binance e contro Coinbase non sono da considerarsi come finali dell’azione di repulisti condotta dall’agenzia di Washington. Questo, chiaramente, senza che siano stati rivelati i nomi dei prossimi indagati, né tanto meno cosa abbia portato l’agenzia alla volontà di muovere nuove accuse. Accuse che per quanto debbano essere dimostrate in tribunale, sono per chi finisce indagato un serio problema di operatività.

I mercati ignorano SEC

La parte forse più divertente della questione è che i mercati hanno completamente ignorato questo nuovo giro di accuse, cosa che forse qualche mese fa invece innescato i soliti cicli di vendite mosse dai capricci di Gary Gensler e della sua agenzia. Difficile valutare dunque quanto i mercati credano effettivamente a queste minacce – e quale potrebbe essere la portata della accuse.

Sta di fatto che ormai di grandi exchange che potrebbero essere colpiti ne rimangono pochi. Kraken ha già pagato una multa salata, Coinbase è in causa, lo stesso vale per Binance. E quindi la portata di eventuali accuse sarà comunque da valutarsi forse con più calma di quanto è stato fatto in passato.

Intanto c’è chi chiede a gran voce delle nuove leggi

Lo ha fatto ieri il leader di Solana sulle colonne di Forbes, in realtà soltanto l’ultimo di una serie di big player che chiedono una normalizzazione del settore negli Stati Uniti.

Cosa che non sembrerebbe però interessare affatto SEC, che ha confermato la volontà di continuare a attaccare il comparto con gli strumenti, in verità pochi, che ha a disposizione.