Ancora movimenti molto importanti per quanto riguarda il mondo istituzionale e il suo rapporto con il mondo crypto. Questa volta a muoversi è Standard Chartered tramite la controllata Zodia Custody, nata e pensata proprio per gli investitori istituzionali. Controllata che ha annunciato l’avvio di servizi di staking sulle crypto che sono custodite dai propri clienti.
Si tratta di un passo in avanti importante sia per l’impegno di Standard Chartered nel settore, sia per quanto riguarda il mondo delle criptovalute, che almeno per un certo tipo di investitori è diventato più appetibile anche in virtù di quanto viene offerto in termini di rendita – e quindi di staking.
Lo staking è inoltre un settore che, almeno negli USA, ha sollevato già non solo polemiche, ma anche diatribe legali tra SEC e diversi exchange, tra i quali Kraken che ha accettato di pagare una multa. Non sarà però un problema per Standard Chartered, che opera fuori dagli USA e soprattutto con clienti istituzionali, che sono da considerarsi come investitori professionali.
Continua così il grande impegno da parte delle banche più importanti del mondo nel settore crypto. Questa volta a muoversi è Standard Chartered, già attiva nel comparto da tempo tanto come servizi offerti quanto per utilizzo di sistemi sperimentali su blockchain. Il gruppo ha appena annunciato che tramite la sua controllata, Zodia Custody, offrirà staking as service, ovvero la possibilità per i clienti di maturare proventi dallo staking con le crypto che lasceranno in custodia presso questo specifico intermediario.
A offrire la possibilità è la partnership con Open Eden, che offre anche tokenizzazione di asset reali – un altro dei trend che sta coinvolgendo le banche europee e non nelle ultime settimane.
Annunci simili sono arrivati anche da altri grandi gruppi, come la Borsa di Stoccarda, che ha avviato servizi identici soltanto qualche giorno fa. Un settore che è dunque in forte fermento e che segnala il ritorno dell’interesse da parte degli investitori istituzionali, ritorno che è in controtendenza rispetto a quanto avevano scritto tante testate mainstream.
Il tornado innescato dal caos FTX sembrerebbe essere ormai soltanto un lontano ricordo, un ricordo del passato che non limita più i desideri di esposizione verso questo settore da parte dei gestori più importanti.
In realtà il servizio lanciato da Standard Chartered riguarderà, da annunci, anche le possibili rendite su stablecoin, normalizzando così un settore che per ora aveva avuto poco a che fare – a parte certi strumenti della DeFi – con il normale funzionamento dei depositi che almeno per ora non sembrerebbe aver toccato in alcun modo il mondo crypto.
Standard Chartered proverà a fare anche questo – con interessanti prospettive per l’intero funzionamento del mondo crypto – in particolare, chiaramente, per gli istituzionali. Che sia questa la normalizzazione che in molti si aspettavano e che però ancora fatica a farsi strada nel mondo delle criptovalute, almeno ai piani alti della finanza?
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