Uno degli eventi attesi con maggiore preoccupazione (anche se ingiustificata) dagli investitori in Bitcoin è stato rimandato di un anno. Parliamo dell’enorme mole di Bitcoin relativi al caso Mt. Gox e che – per quanto recuperato – dovrebbero essere distribuiti ai legittimi proprietari. La scadenza era stata fissata infatti per il 31 ottobre 2023 tempo fa, con la questione che ha tornato a affacciarsi periodicamente sulle pubblicazioni più sensibili al FUD.
E invece è arrivata – se così vogliamo chiamarla – una buona notizia. Secondo quanto è stato diffuso dai trustee, ovvero di chi professionalmente si sta occupando delle liquidazioni, tale data è stata spostata al 31 ottobre 2024. E quindi allontanata di un anno.
Si tratta di una questione che si trascina praticamente da un decennio – che riguarda un hack che ha fruttato 850.000 Bitcoin e che oggi vale meno del 20% di quel monte BTC, dato che è tanto quanto è stato recuperato. Una quantità di Bitcoin che, dicono i più ansiosi, potrebbe causare uno sconquasso importante al prezzo di Bitcoin nel caso in cui finissero sul mercato.
Tempistiche problematiche
A costringere a un ulteriore rinvio – che è stato già vidimato dalla corte di Tokyo che è competente per il caso – sarebbero state le difficoltà di alcune categorie di creditori nel produrre la documentazione necessaria affinché si possa procedere con i ristori. In aggiunta, ci sono problematiche, sempre secondo quanto riportato dai trustee, nel procedere con il trasferimento dei fondi in tempistiche così brevi.
Si tratta però – e questo va considerato nell’analisi di questo evento – di una data ultima per procedere con l’ultimo dei ristori. E sempre secondo quanto è stato diffuso da chi sta curando la liquidazione – per chi ha completato la documentazione, ci saranno trasferimenti già entro fine 2023. Non è dato per il momento sapere quanti siano sul totale, né quanti Bitcoin siano in realtà in ballo.
È una buona notizia per i mercati?
Sul possibile impatto del caso Mt. Gox sul prezzo di Bitcoin in realtà le opinioni sono discordanti. Se davvero si fosse sbloccata questa importante quantità di $BTC per fine ottobre, in una situazione di mercato con scarsa profondità dei book e bassi volumi, probabilmente avremmo avuto degli effetti considerevoli sul prezzo.
Discorso che però ora fa i conti non solo con il rinvio di un anno, ma anche con una quantità relativamente modesta di Bitcoin che saranno sbloccati entro fine anno. E quindi una delle preoccupazioni – forse esagerate – degli investitori in questo comparto.
Occhio alle notizie che circoleranno in queste ore e nei prossimi giorni
Ci sarà come sempre chi cercherà di cavalcare questa notizia per fare click o per terrorizzare i mercati. Il nostro consiglio è quello di rimanere il più possibile con i piedi per terra. E anche di seguire soltanto fonti di informazione affidabili.
Sul nostro canale Telegram ufficiale potrai chiedere delucidazioni sulle news che circolano, con il nostro staff che ti aiuterà a distinguere le fake dalle notizie vere.