Buone nuove da Binance, seppure difficilmente avranno il risalto – almeno sulla stampa classica – che hanno avuto le recenti difficoltà dell’exchange guidato da CZ. In realtà le notizie – buone per Binance – sono due: una in Europa una in Giappone.
L’exchange ha annunciato nella tarda serata di ieri di aver riattivato le registrazioni per gli utenti con residenza in Belgio, dopo che queste erano state interrotte lo scorso agosto a causa di problemi nell’ottenimento della relativa licenza. Problemi che non sono stati ancora risolti, come vedremo – anche se la cosa è in realtà di rilevanza piuttosto ridotta.
E poi c’è un’altra notizia che arriva dal Giappone, dove sempre lo stesso exchange starebbe cercando di cavalcare la nuova apertura del paese del Sol Levante agli stablecoin, insieme alla più grande banca del paese. Notizie importanti per un exchange che in molti hanno dichiarato, forse con un eccessivo trasporto, ormai spacciato.
I problemi negli USA di Binance sono noti – e sono di difficile soluzione sul breve periodo. Qualcosa però, a quanto parrebbe, si può fare tanto in Europa quanto in Giappone. Il gruppo – che rimane il più popolare exchange crypto su scala mondiale ha infatti diffuso due annunci di grande importanza.
Il primo è che – come annunciato già in precedenza – sono state attivate di nuovo le registrazioni per i clienti residenti in Belgio, che potranno passare virtualmente dalla filiale polacca in attesa che l’exchange si doti della licenza per operare direttamente in Belgio. Arriva così la soluzione di una vicenda che in realtà non avrebbe dovuto tenere sulle spine nessuno, se non appunto gli utenti del Belgio.
La seconda notizia è che Binance sta collaborando in Giappone con Mitsubishi UFJ Trust and Banking Corporation – la banca più importante del paese, al fine di esplorare quanto può essere fatto in termini di stablecoin. Ci sarà uno studio congiunto, che punterà all’emissione di yen stable – tramite il sistema Progmat Coin, che è quello che è richiesto dalla compliance imposta da Tokyo. A sviluppare la piattaforma sarà direttamente MUTB – e vi sarà la partecipazione di Binance Japan per l’emissione dei primi token.
Nonostante le recenti defezioni di diversi exchange americani, che prima operavano in Giappone e poi hanno deciso di riorganizzare la loro presenza (e di cancellare sedi a Tokyo e dintorni), il paese rimane uno dei più importanti nello scenario crypto internazionale. Secondo le più recenti stime, il mercato crypto e stable in Giappone potrebbe raggiungere 34 miliardi di investimenti totali, cosa che lo renderebbe una superpotenza anche in un ambiente, quello crypto, dove circolano cifre importanti.
E a riprova di questo atteggiamento bullish sul mercato giapponese vi è l’impegno, appunto, di un gigante bancario come MUTB, che si è impegnato nella creazione di una piattaforma e che – qualcuno forse dovrà venire a patti con questo concetto più avanti – ha deciso di farlo con Binance. Sì, proprio il gruppo che forse in troppi si sono affrettati a dichiarare come fuorilegge e sconfitto soltanto qualche settimana fa.
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