Le preoccupazioni a Shanghai continuano a comprimere il prezzo di Bitcoin – che segue quasi in parallelo quanto sta avvenendo presso le borse cinesi e di Hong Kong. Questo nonostante proprio dalla Repubblica Popolare arrivi una parziale apertura, per quanto in realtà ingigantita dai mercati e non legata a evoluzioni necessariamente importanti.
Sul fronte europeo invece solo buone notizie: Coinbase sbarca in Spagna, eToro fa doppietta a Cipro e più in generale ci si prepara ad un passaggio MiCA che non dovrebbe essere foriero di problemi – fatte salve preoccupazioni sul fronte stablecoin che vi abbiamo già raccontato.
Passata la preoccupazione per il caso Evergrande, che in realtà è preoccupazione che attanaglia anche i mercati classici come quello azionario, c’è da valutare quali saranno i prossimi appuntamenti rilevanti per un Bitcoin che si prepara ad un 2024 che in molti ritengono essere il possibile anno della consacrazione definitiva. Avranno ragione loro?
Ci sono diverse buone notizie, diverse delle quali abbiamo già avuto modo di trattare proprio su queste pagine. La prima è che diversi grandi gruppi stanno ormai spingendo per avere una presenza stabile – e in linea con il MiCA – in Europa.
È il caso di Coinbase, ma anche di eToro, con il primo che si è già accasato in Spagna – e il secondo che dopo la Spagna ha deciso di fare gli straordinari anche a Cipro, dove ha ottenuto licenza VASP. Sono buone notizie, perché nonostante un mercato dai volumi ampiamente rivedibili, due player di enorme importanza hanno optato per ampliare la loro presenza.
La seconda buona notizia arriva dalla Cina – e riguarda il riconoscimento, da parte di una corte di Shanghai, di Bitcoin come valuta digitale. Sono valute, per intenderci, anche se altri riconoscimenti di questo tipo erano già arrivati – e anche se questo non muoverà, almeno per ora, l’atteggiamento della Cina di una virgola. Ban è, ban rimarrà.
In realtà le notizie che preoccupano maggiormente chi opera su Bitcoin arrivano tutte da fuori dal mercato crypto. La prima riguarda l’ormai nota vicenda Evergrande – il grande operatore del settore immobiliare sembra non dovercela fare – e questo ha esteso le scosse telluriche anche al mondo degli altri asset di rischio, a partire dall’azionario cinese e di Hong Kong.
Le preoccupazioni riguardano anche la performance del dollaro, mai forte come oggi. Outlook negativo su euro, yen e anche su yuan, con Bitcoin che, essendo prezzato in dollari, risente anche di questa situazione. Anche qui però sembra che siamo arrivati ad una sorta di punto di svolta, con il dollaro che non potrà tirare in eterno allo stesso modo in cui lo ha fatto nel corso delle ultime settimane.
Ci saranno dati importanti per l’economia tra quelli che arriveranno in ottobre. Dall’inflazione al livello di attività economica, passando per lo stato del mercato del lavoro negli Stati Uniti. Sono dati che seguiremo giorno per giorno sul nostro canale Telegram e che commenteremo in diretta anche per capire come e quando muoversi sui mercati.
Tutto a patto che ottobre non si trasformi nel mese giusto per l’approvazione dell’ETF Bitcoin Spot. Ipotesi che per il momento sembrerebbe essere piuttosto remota.
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