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Crypto exchange via da Russia | crescono pressioni USA

Binance abbandona la Russia. Si chiude così un capitolo fatto di pressioni politiche e...

La decisione era ormai nell’aria – e ora è ufficiale. Binance ha venduto la sua divisione russa ed è pertanto uscita completamente da quello specifico mercato. Una questione che si incrocia con altre problematiche dell’exchange negli Stati Uniti, a partire dalle pressioni che l’exchange sta ricevendo dalle autorità USA.

Pressioni che nelle ultime settimane avevano preso la forma di accuse precise alle operazioni dell’exchange in Russia, paese sottoposto a sanzioni e all’interno del quale, almeno vista dall’esterno, ogni transazione è oggi sospetta. Il capo della compliance di Binance conferma che la scelta è stata dettata da necessità legate alle strategie di compliance globale.

Non è chiaro se gli altri – pochi in realtà – exchange che operano nel paese opteranno per decisioni simili. In molti hanno infatti già ceduto nei mesi precedenti e non rimane granché, almeno in termini di aziende che hanno al tempo stesso legami con gli USA, da limitare. Per i russi non sarà necessariamente un problema – rimarranno infatti attivi exchange locali e, tra le altre cose, anche il gruppo che ha acquistato la divisione russa di Binance.

Russia addio, si piega anche Binance

Un altro scossone nel mondo crypto – e se vogliamo un altro segnale di come sta cambiando il mercato anche in seguito alle pressioni dei regolatori. Binance ha infatti annunciato di aver ceduto la propria divisione russa, che recentemente era finita nel mirino del Dipartimento di Giustizia USA, che anche se in modo obliquo aveva indicato proprio nei rapporti in Russia di certi exchange futuro materiale d’attacco.

Mentre guardiamo al futuro, riconosciamo che operare in Russia non è compatibile con la nostra strategia di compliance.

Questo è il messaggio di Noah Perlman, che per Binance si occupa di compliance. Un messaggi stringato ma chiaro – che racconta come in realtà dietro alla chiusura della divisione russa non ci siano decisioni di carattere economico, ma piuttosto di carattere legale (o forse sarebbe il caso di dire di tipo potenzialmente legale).

Chi ha comprato la divisione russa di Binance?*

Si tratta di un player che è stato lanciato ufficialmente ieri e che offriva già da luglio scambi su BTC/USDT e anche su Ethereum. Un exchange che con ogni probabilità in pochi dei nostri lettori avranno mai sentito nominare.

Per il momento non sono chiari i dettagli del trasferimento, né tanto meno le cifre coinvolte. Ci sono buone probabilità che però Binance, data anche la fretta di liberarsi di questa divisione, non sia riuscita a dettare condizioni particolarmente stringenti per la vendita.

WSJ le toppa tutte

Nonostante ieri sia uscito con un articolo al vetriolo proprio – e per l’ennesima volta – contro Binance, non sembra che WSJ abbia poi informazioni di prima mano.

Piuttosto che fare un riassunto dei problemi comunque noti di Binance negli USA, sarebbe stata forse questa una notizia certamente più interessante. Notizia che, tra le altre cose, smentisce almeno in parte quanto riportato dall’articolo che ha già fatto il giro del web.

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