Bitcoin supera i 28.000$ per poi correggere leggermente, il resto del settore segue, per quanto a distanza relativamente breve. Mentre tutti o quasi dubitavano della risposta positiva del mondo crypto alle recenti incertezze economiche, la convergenza di diversi eventi ha aumentato l’appetito per gli asset di rischio delle piazze asiatiche – che hanno aperto la settimana nel miglior modo possibile.
Bitcoin dovrà certamente confermare questi livelli prima di poter parlare di inversione del trend, ma le notizie che arrivano dal mondo macro, che checché se ne dica influenza anche il mercato che seguiamo tutti i giorni e in particolare i comportamenti di chi può impegnare capitali importanti.
Permane in generale una situazione di volumi ridotti e di order book rarefatti, che favorisce movimenti bruschi e improvvisi. Vale dunque l’avvertenza di sempre: massima attenzione, in qualunque verso ci si voglia posizionare. E per il resto seguire il nostro canale Telegram – dove condividiamo in tempo reale notizie e analisi tecniche.
Mentre i mercati erano chiusi per il weekend – parliamo almeno di quelli classici – sono arrivate delle buone notizie per i mercati che possiamo considerare come di rischio. Negli Stati Uniti, quasi fuori tempo massimo, è arrivato l’accordo che eviterà lo shutdown, ovvero l’interruzione del grosso delle attività del governo federale.
Un’interruzione evitata che avrebbe potuto impattare in modo concreto sul PIL USA e più in generale sulla domanda, anche globale. Bitcoin, che alla diffusione della notizia non aveva reagito in modo veemente, è stato oggetto di interesse importante da parte degli investitori alla riapertura della sessione asiatica.
Fuoco di paglia? Almeno da queste prime ore europee non sembrerebbe essere così. I tori riescono a tenere il fronte e non sembra che ci siano – ripetiamo ancora una volta il per ora – spunti bearish che potrebbero vanificare lo spunto appena registrato.
Fatta eccezione per Solana, che aveva iniziato a muoversi in anticipo rispetto al mercato e che è cresciuta di oltre il 13% nel giro di 24 ore, il resto del mercato altcoin segue a una certa distanza, seppur in senso comunque positivo.
Una situazione che negli ultimi mesi non è stata affatto rara: Bitcoin – in un momento dove l’appetito per il rischio si muove a corrente alternata – non sembrerebbe essere granché felice per gli asset più rischiosi di un mercato altrettanto rischioso. Anche in questo caso riteniamo che sarà la sessione americana a stabilire se il resto del mercato sarà in grado di chiudere il gap o meno.
Sul fronte macro saranno relativamente poche le notizie in grado di agitare i mercati crypto e Bitcoin. Ci sarà qualche dato dal mercato del lavoro USA, osservato speciale da parte di Federal Reserve per capire se, come e quando ci si muoverà. E ci saranno anche dati che riguarderanno economie marginali e che non dovrebbero comunque essere di grande impatto.
L’appuntamento più importante è per venerdì, quando alle 14:30 ne sapremo di più sulla disoccupazione USA, per un mercato del lavoro ancora caldo che fa da sponda agli atteggiamenti più hawkish di Federal Reserve. In attesa di questo, Bitcoin si è presentato con il vestito buono.
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