UBS Asset Management, una delle istituzioni finanziarie più importanti al mondo, ha lanciato un progetto pilota per la tokenizzazione di asset finanziari classici e nello specifico fondi money market. Il gruppo ha scelto di affidarsi, per l’occasione, all’infrastruttura che viene offerta da Ethereum – segno che anche ai piani alti della finanza è questo l’ecosistema di riferimento, nonostante una certa fortuna riscontrata anche da Polygon nel settore.
Si tratta dell’ennesimo, importante ingresso all’interno del mondo Ethereum da parte di un grande gestore, di una grande banca internazionale, di una grande società dei piani alti della finanza. Il tutto in uno dei comparti che con maggiore probabilità forniranno spinta al prossimo ciclo.
Si parla infatti di tokenizzazione di asset che fino a oggi hanno viaggiato – non sempre benissimo – attraverso i canali classici della finanza. Tokenizzazione che sarà uno dei settori sui quali si concentreranno maggiormente in futuro i grandi gruppi.
Un altro tassello aggiunto a Project Guardian
Il progetto che è stato condiviso da UBS riguarda il più ampio Project Guardian, all’interno del quale verranno tokenizzati anche altri asset. Il focus rimarrà però su Ethereum, come accaduto appunto a questa tornata. Tramite questo progetto pilota, UBS punta a testare le capacità delle tecnologie su blockchain anche all’interno dei mercati finanziari tradizionali.
È una pietra miliare nel comprendere la tokenizzazione dei fondi, costruendo sull’esperienza di UBS nella tokenizzazione dei bond e dei prodotti strutturati. Tramite questa iniziativa, lavoreremo con istituzioni finanziarie tradizionali e fornitori fintech che ci aiuteranno a migliorare la liquidità di mercato e l’accesso al mercato stesso da parte dei clienti.
Questo il commento che è stato diffuso da Thomas Kaegi, che per USB è a capo dell’Asset Managament per Singapore e Sud Est Asiatico. Il gruppo UBS, come correttamente ricordato da Kaegi, ha già testato le possibilità offerte dal mondo blockchain nel settore dei bond e anche dei prodotti strutturati e custom.
Un progetto che vede anche la partecipazione di Singapore
Il progetto prevede anche la partecipazione di MAS, l’autorità monetaria di Singapore, che è tra i partecipanti e promotori di questa iniziativa. Si tratta della stessa istituzione che ha recentemente aperto le porte a Coinbase e che ha reso progressivamente Singapore uno degli hub più interessanti per chi investe in criptovalute e per le società del settore.
Tanto accade dunque anche al di fuori degli Stati Uniti, dove invece certe iniziative continuano a incontrare ostacoli a livello politico e regolamentare.
Scelta ancora Ethereum
È stata scelta ancora una volta Ethereum come rete che farà da infrastruttura a Project Guardian. Qualcosa che non è esattamente una novità per chi segue le evoluzioni del progetto da qualche tempo a questa parte.
La cosa comunque conferma la forza relativa di Ethereum anche rispetto ai suoi più diretti concorrenti, e anche rispetto a chi era stato creato per superarlo. Ethereum rimane la rete di riferimento per i progetti di finanza di un certo livello, insieme a Polygon, che però è sempre diretta filiazione di quell’ecosistema.