L’ETF Bitcoin Spot è così hot come tema da coinvolgere anche chi da BlackRock non lavora più, ma sente l’irrefrenabile desiderio di dire la sua. Si parla ancora dell’approvazione di questo specifico veicolo di investimento e a dire la sua è Steven Schoenfield, che ora è CEO da MarketVector Indexes e che un tempo era un managing director da BlackRock appunto.
Secondo l’ex dirigente del più importante gestore di asset al mondo, SEC ha dai 3 ai 6 mesi al massimo per procedere con l’approvazione di questi veicoli. O meglio, li approverà certamente entro questo lasso di tempo. Una posizione che però, calcolatrice alla mano, è più che lapalissiana.
Entro 6 mesi da ora saranno infatti scadute tutte le procedure e SEC sarà costretta a prendere una posizione. La vera notizia è che non sembra che lo specialista sia convinto del fatto che si potrà procedere con un’approvazione entro fine anno. O almeno questo è quanto ci è dato leggere tra le righe.
Si parla da Londra: ETF Bitcoin sarà approvato
Ormai non sembra ci sia più nessuno disposto a scommettere sul contrario. L’ETF su Bitcoin spot sarà approvato, e sarà soltanto questione di tempo. La differenza principale tra le opinioni riguarda per il momento il quando. C’è chi continua a credere che SEC potrebbe anticipare la decisione e esprimersi in senso positivo sulla possibilità che questo sarà approvato entro fine 2023. Ne parleremo anche oggi sul nostro canale Telegram ufficiale, dove trovi migliaia di crypto investitori che condividono le loro idee, i loro segnali e strategie e anche le più importanti notizie in tempo reale.
Per quanto riguarda invece l’opinione di Steven Schoenfield, siamo davanti a qualcosa di più interessante, se vogliamo.
Invece di rinviare la lista [di ETF in approvazione, NDR], hanno chiesto commenti, che è un miglioramento marginale ma significativo nel dialogo. C’è anche la causa di Grayscale, che SEC ha perso, che significa che dovranno, molto probabilmente, approvare la conversione del Grayscale Bitcoin Trust in ETF.
Una lettura in realtà comune e che condividiamo dall’inizio alla fine. A essere forse degna di maggiore approfondimento è invece la situazione in termini di tempistiche. Si tratta o non si tratta di una scadenza credibile quella di fine 2023? Oppure ha ragione l’ex BlackRock nel ritenere che si arriverà alla scadenza quasi naturale di queste richieste prima di prendere una decisione?
Non si potrà andare oltre gennaio?
È questa la posizione della redazione di Criptovaluta.it. Si tratta infatti della scadenza di 21Shares + ARK, un ETF che è stato presentato in “anticipo” rispetto agli altri e che vedrà appunto la sua scadenza naturale entro gennaio. Nel caso in cui SEC dovesse rigettarlo, allora favorirebbe gli altri che saranno approvati a marzo. In caso contrario, dovrà approvare anche gli altri entro questa scadenza per non fare favoritismi.
Questo a meno che non ci sia una sorta di patto con 21Shares che richieda un nuovo filing da approvare poi con gli altri a marzo. Difficile pensare però, almeno a rigor di logica, che le cose vadano così. Si tratterebbe infatti di un pessimo segnale per la credibilità di SEC se le cose dovessero andare in modo diverso. Credibilità che però, secondo molti, non sarebbe oggi una delle priorità dell’agenzia che governa il mondo crypto e anche quello dei mercati classici e tradizionali.