Ci sono almeno 5 casi bullish per il breve e medio periodo su Bitcoin. 5 diversi casi che andremo a analizzare in questo nostro approfondimento che parlerà di dati macro, di cicli e più in generale di dove potrebbe trovarsi il mercato di $BTC in questa specifica fase. Certo, quanto avvenuto nel pomeriggio non aiuta a essere ottimisti, ma l’invito è a essere distaccati dai movimenti di breve per cercare di capire cosa sta succedendo.
C’è anche spazio per guardare a quanto avvenuto in passato, non solo nel mondo crypto e Bitcoin ma anche in quello degli asset tradizionali. Partiremo però da un punto: almeno in parte è una situazione mai vista prima e che come tale dovrà essere trattata.
Di questo approfondimento parleremo anche sul nostro canale Telegram, canale aperto a tutti e dove è presente anche la nostra redazione di analisti. Perché no, non si deve essere per forza sempre d’accordo.
Prima di capire come potrebbe muoversi Bitcoin nel corso dei prossimi mesi, sarà il caso di fare una ricognizione, per quanto breve, di quanto sta avvenendo nei mercati lì fuori. Il ciclo di rialzi è probabilmente alla fine, con le principali banche centrali che non hanno forza per andare oltre uno 0,25% ulteriore di rialzi.
Il mercato dei bond, in particolare quello USA, è in disarray, o in altre parole è sconquassato al punto tale che i rendimenti sul secondario sono su livelli che non si vedevano dal 2007. Brutto segno? Chissà. Anche in questo senso c’è tanto di cui parlare – e cercheremo di farlo qui. L’economia USA sembra in un buono stato di forma, per quanto in molti prevedano una recessione – e in Europa le cose potrebbero essere meno complicate di quanto appaiono ora.
Il primo caso bullish è quello che guarda al ciclo di politiche monetarie restrittive. Siamo quasi alla fine, per quanto i tassi potrebbero rimanere alti a lungo. Bitcoin si è storicamente avvantaggiato di tassi basi, così come tutti gli asset di rischio.
Se dovessimo dunque guardarla da questo lato, potremmo ritenerci più che soddisfatti della performance di Bitcoin durante una fase estremamente restrittiva in termini di politica monetaria. Se i tassi dovessero rimanere alti, potremmo faticare a rivedere una bull run di enormi proporzioni, ma ci sono anche altri casi bullish ai quali guardare.
Anche gli ex dirigenti di BlackRock sono sicuri. Entro 3-6 mesi vedranno la luce gli ETF Bitcoin Spot. Secondo la nostra intervista esclusiva a Eric Balchunas di Bloomberg, varranno almeno 20 miliardi nel giro di un anno. Altri guardano all’orizzonte di 3 anni e parlano di 200 miliardi. Sono cifre che da sole possono innescare una bull run, in particolare in una fase di mercato che è contraddistinta da volumi molto bassi.
Ne abbiamo avuto già avvisaglie a inizio anno. Mentre le banche entravano in crisi – e qualcuna come Silicon Valley Bank falliva – Bitcoin ha dato il meglio di sé. È certamente troppo presto per definire Bitcoin come asset rifugio, ma è stato un segnale importante. Se dovesse esserci una crisi, non è detto che non ci sarà decoupling dai principali asset di rischio. Ed è anche questa un’eventualità di cui tenere conto.
C’è un caso che in diversi ritengono probabile: l’inflazione non tornerà mai sotto controllo e vivremo una lunga fase di aumenti dei prezzi consistenti. Bitcoin fino a ora non si è comportato granché bene come asset che protegge dall’inflazione. Al tempo stesso però si tratterebbe di una situazione mai vista prima, dove il cap a 21.000.000 di BTC mai disponibili potrebbe dire la sua.
Il quinto caso bullish è il caso del soft landing. Qualcuno ancora ci crede – e in quel caso Bitcoin potrebbe benissimo rimanere in linea con i migliori asset di rischio, le azioni growth. Azioni che certamente godrebbero di un outlook migliore per l’economia e per performance che permetteranno di evitare una recessione negli USA.
Sono cinque casi con condizioni diverse, nei quali Bitcoin potrebbe dimostrarsi essere un asset più maturo di quanto sia stato oggi. Cosa ne pensi? Facci sapere la tua.
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