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Non è esattamente una novità assoluta, perché in realtà ci avevano già pensato le poste svizzere. Vedere però iniziative del genere al di fuori della Confederazione Elvetica, che è sempre all’avanguardia per le novità tecnologie e finanziarie, è sempre una sorpresa. Questa volta a muoversi sono le poste tedesche, ufficialmente DeutschePost, che lanciano Krypto-Briefmarke, ovvero francobolli in versione NFT.
Si tratterà di una doppia serie alla quale a ogni francobollo fisico sarà abbinato anche un NFT – quindi un’iniziativa che guarderà con ogni probabilità ai collezionisti sia dell’uno che dell’altro mondo, ricalcando anche in questo caso quanto è già avvenuto in Svizzera, tanto nelle modalità organizzative quanto in quelle di marketing.
Il primo dei francobolli riporterà la Porta di Brandeburgo e aprirà una serie di francobolli ibridi che potrebbero diventare dei pezzi molto richiesti dai collezionisti. E chissà se l’arrivo delle poste tedesche non sarà di stimolo anche a Poste Italiane per impegnarsi in tal senso.
Di che tipo di iniziativa si tratta
L’iniziativa, che avrà il suo via ufficiale il prossimo 2 novembre, partirà con l’emissione di un singolo francobollo che sarà disponibile tanto in versione fisica che in versione NFT. Il primo dei monumenti che saranno raffigurati è l’iconica Porta di Brandeburgo – che sarà poi seguita da un numero non meglio precisato di altri francobolli NFT.
Oltre all’iniziativa principale, a interessare forse gli appassionati di Blockchain e criptovalute sarà la collaborazione tra le poste tedesche e chipers.me, che si occuperà di offrire ai clienti dell’istituto postale tedesco dei wallet crypto con i quali gestire i loro acquisti NFT, una piattaforma per la prima volta si guadagna le prime pagine dei giornali, come il nostro, dedicati alle crypto e che non sembrerebbe aver gestito già progetti di grande spessore.
Obiettivo di questa società è di offrire agli uffici postali un’infrastruttura tramite la quale creare e diffondere francobolli crypto – citiamo a braccio dalla documentazione contenuta sul loro sito – nonché di offrire wallet tramite i quali i clienti, anche se non sono esperti di crypto, possono gestire facilmente i propri NFT.
L’obiettivo dichiarato dell’azienda è dunque quello di portare tali tecnologie anche oltre le poste tedesche – in Europa come altrove, per la creazione di un mercato di francobolli NFT che però, con ogni probabilità, dovrà attendere non poco per farsi breccia tra i collezionisti di francobolli classici.
A quando in Italia?
In realtà sono diverse le poste che hanno già emesso serie di francobolli in NFT. Avevamo già parlato su queste pagine di quanto fatto dalle poste austriache, così come vi avevamo raccontato in anteprima quanto fatto dalle poste giapponesi, con una serie simile a quella tedesca. È stato fatto qualcosa di molto simile e a più riprese anche dalle poste svizzere.
Chissà se ci sarà spazio per iniziative del genere anche in Italia. Nel frattempo, gli appassionati di NFT possono prenotare da qui il francobollo, che per la prima edizione sarà diffuso in 250.000 pezzi.
Quanto costano queste novità
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