Nell’ultima settimana, l’ottimismo del mercato su Bitcoin (BTC) ha iniziato a crescere nuovamente, in linea con il suo prezzo che è risalito sopra i 30.000$. Per ulteriori dettagli sull’andamento del prezzo ed i relativi obiettivi e supporti, rimandiamo alla nostra analisi di sabato, Bitcoin: supera le fake news e punta 32.000$ | Supporto di breve a 28.400$.
Oggi invece ci focalizziamo sul’analisi dei dati on-chain e delle relative metriche, al fine di comprendere i movimenti e gli sviluppi che ci sono stati dietro le quinte del prezzo, innescati dalla FOMO ottorno all’ETF BTC Spot.
Iniziamo con un dato semplice ma fondamentale, ovvero il volume scambio. Nel grafico di Glassnode, abbiamo rappresentato l’andamento del prezzo e del volume, basato sui dati del Future negoziato sul CME.
Durante la sessione intraday del 20 Ottobre, abbiamo avuto un incremento del 50% del volume che ha sostenuto l’aumento del prezzo. Va notato che in precedenza si era verificato un picco di volume ancora più significativo, alcuni giorni prima.
Ora, con il prezzo che resta elevato a 30K$, stiamo osservando una fase di decremento, segno che ci potrebbe essere una situazione di prese di beneficio. Questo è particolarmente rilevante dato che Bitcoin si sta avvicinando alla resistenza dei 32.000$.
A fronte di questo movimento di prezzo, anche la volatilità ha subito un incremento. Sul grafico seguente di Santiment, abbiamo riportato la volatility daily (linea rossa) che ovviamente oscilla maggiormente e poi la volatilty weekly (linea gialla). Quest’ultima, resta sui livelli più elevati degli ultimi 2 mesi.
Va rilevato che, in questo contesto, nell’ultimo mese, gli indirizzi dormienti di Bitcoin hanno iniziato a muoversi . Nel grafico di Glassnode, riportiamo la metrica del BTC: Spent Outputs per i movimenti relativi agli indirizzi che detengono Bitcoin dai 3 mesi, fino ai 3 anni.
Questa metrica, tiene traccia delle transazioni di Bitcoin in cui i “spent outputs” rappresentano i Bitcoin che sono stati spesi o inviati da un indirizzo a un altro.
Il grafico mostra che tutte queste categorie di detentori, stanno riattivando questi indirizzi, soprattutto ad Ottobre c’è stata una serie di picchi, specialmente nella categoria Spent Outputs 2y-3y evidenziata con la linea blu.
Il movimento di questi indirizzi dormienti indica che i loro possessori stanno cercando di trarre profitto dal rialzo dei prezzi di BTC. Questa situazione, contribuisce ad aumentare la volatilità del mercato, che potrebbe vedere ulteriori incrementi.
Guardando un’altra metrica on-chain, fornita questa volta dal sito di analisi Intotheblock, vediamo l’andamento degli indirizzi che detengono BTC. Al momento, gli indirizzi in the money, cioè in profitto, sono il 78%, inoltre dal grafico emerge che intorno ai 30.000$ ci sono oltre 1,4 milioni di indirizzi che hanno accumulato BTC in questa fascia di prezzo.
Ciò suggerisce che alcuni detentori di BTC potrebbero essere tentati a liquidare le loro posizioni quando il prezzo che raggiunge il punto di pareggio in questa zona,la quale si trova vicino alla resistenza a 32K, il che potrebbe frenare il recente trend rialzista.
Inoltre, in questa zona di prezzo abbiamo anche un ampio volume oltre che di numero di indirizzi, in quanto investitori istituzionali, come Microstrategy e Tesla avevano dichiarato di aver acquistato BTC in queste aree.
Tuttavia, un’altra metrica relativa al trend di accumulazione ci mostra un dato in crescita. Il Bitcoin: Accumulation Trend Score di Glassnode, è un indicatore che riflette i dati relativi ai soggetti che stanno accumulando BTC, ed è compreso tra il valore di 1 e zero.
Ogni volta che il valore si avvicina a zero, significa che il mercato è in modalità di distribuzione. Viceversa un volare che tende verso 1, suggerisce una fase di accumulazione. Al 21 Ottobre, questa metrica sta segnando 0,8923 il che conferma la fase di accumulo, che è la caratteristica che emerge il più delle volte, dalle analisi on-chain degli ultimi mesi.
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