Per quanto sia difficile quantificare la mole di denaro che potrebbe interessare gli ETF Bitcoin Spot, ci sono comunque pareri autorevoli che vale la pena di discutere. L’ultimo in ordine temporale è quello di Paul Brody, che per Ernst & Young guida la divisione blockchain e che si è espresso sul lato quantitativo della questione ai microfoni di CNBC proprio oggi.
Il palcoscenico è di quelli importanti, così come è importante chi sta parlando. E che il numero si ritenga buono o meno buono è comunque occasione per discutere di quanto viene previsto e di quanto potrebbe succedere. E ci sono anche novità importanti dal filing di BlackRock, che ha inserito due aggiornamenti molto interessanti.
Parleremo comunque dell’ETF Bitcoin Spot con maggiore dettaglio in un appuntamento speciale mercoledì prossimo, 25 ottobre, su Twitter alle 21:00. Ne parleremo anche – come facciamo tutti i giorni – sul nostro canale Telegram.
Il discorso lo abbiamo già sentito da diversi specialisti. C’è una parte di mercato, la più rilevante, che ha ancora difficoltà ad avere accesso a Bitcoin. Difficoltà che permangono a livello legale, dato che negli USA manca un veicolo che sia effettivamente regolamentato e che possa fare dormire sonni tranquilli agli investitori di un certo tipo.
I fondi istituzionali non possono toccare questa roba [Bitcoin, NDR], fino a quando non ci sarà un ETF o un altro tipo di attività regolamentata.
Questa l’opinione che è stata accompagnata dall’idea che migliaia di miliardi di soldi istituzionali stanno aspettando di entrare in Bitcoin, questo però soltanto quando sarà approvato un ETF.
Difficile oggi quantificare però il quid in modo concreto: gli investitori prenderanno decisioni che non possono essere anticipate oggi, per quanto soprattutto in momenti di volatilità così bassa potrebbero avere un impatto importante sul prezzo.
Prezzo di Bitcoin che sta continuando a cavalcare il buon umore innescato almeno in parte dall’entusiasmo che si sta generando intorno agli ETF Bitcoin Spot, entusiasmo che è rafforzato dalla convinzione ormai diffusa che i veicoli saranno approvati.
BlackRock ha inviato un aggiornamento del proprio filing qualche giorno fa, aggiornamento del quale abbiamo già parlato diffusamente sulla nostra testata. Ci sono due dettagli che Scott Johnson ha riportato sul suo account Twitter. C’è stato l’ottenimento di un CUSIP, il codice alfanumerico che negli USA serve come identificativo per i titoli finanziari. In aggiunta, è stato inserito ottobre come termine di inizio delle attività del Seed Capital Investor per l’avvio delle operazioni di acquisto del basket.
No, non si tratta ancora dell’acquisto dell’asset da parte di chi avrà diritto a interagire con l’ETF, ma è il deposito delle somme necessarie per partire con gli acquisti una volta che tutto sarà in ordine. Sono potenzialmente due novità importanti che lasciano intendere come si stia andando avanti in modo importante nella procedura di accettazione di questi veicoli finanziari.
Passi avanti che non erano mai stati fatti prima e che per quanto non risolutivi lasciano certamente ben sperare.
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