Le quotazioni di Ethereum (ETH) hanno innescato, a partire da giovedì 19 ottobre scorso, un’impennata rialzista nel cambio contro dollaro americano, spingendosi fino al picco di ieri di quota 1705.59, poi superato dalla corsa nottura di tutto il comparot. Si è trattato di un movimento di rincaro della crypto superiore al 10% maturato in meno di cinque giornate ma, in realtà, il moto rialzista vero e proprio era cominciato già dai minimi relativi del 12 ottobre, con una singolare coincidenza per quanto riguarda la tempistica.
Vogliamo infatti evidenziare che, proprio negli stessi giorni in cui Ethereum ripartiva con decisione al rialzo, l’indice dei titoli tecnologici americano NASDAQ toccava interessanti massimi di periodo e avviava una fase di arretramento, evidenziando un trend specularmente opposto a quello di ETH. Si tratta di un evento che cozza palesemente contro le teorie secondo le quali il mercato delle cryptovalute tenderebbe a seguire l’andamento degli asset tecnologici quotati.
Su grafico ad ampia scansione temporale, con candele weekly, ricaviamo comunque un’impressione tecnica che non è in linea con l’entusiasmo rialzista di questi ultimi giorni. Il mercato si trova infatti, sin dalla seconda metà di agosto, in fase di stabilizzazione (=ripetuti cambi di tendenza) sotto ad una folta barriera di resistenze che si estende poco sotto alla linea del 1750.00 dollari.
Non ci sono, ad oggi, indicazioni di imminente rottura rialzista. Per quanto il recupero delle ultime giornate abbia superato l’ampiezza inizialmente attesa, questo non costituisce a nostro avviso un indicatore di ripartenza “definitiva” del trend al rialzo. Ci aspettiamo che nel corso delle prossime 5-10 giornate la pressione ribassista torni a farsi dominante, imponendo al mercato il raggiungimento di nuovi minimi sotto a quelli segnati durante questo mese a 1522.00.
A prescindere dalle disavventure tecniche che questa crypto sta attraversando nel breve periodo, ricordiamo che Ethereum costituisce il secondo asset digitale più conosciuto e capitalizzato al mondo, dietro solo a Bitcoin. ETH fa parte della nostra selezione di token da acquistare per posizioni di tendenza, selezione che viene effettuata mediante criteri fondamentali e tecnici, e che costituisce il portafoglio di Criptovaluta.it.
L’analisi del grafico a barre da 30 minuti evidenzia come il mercato sia stato respinto il 16 ottobre scorso dalla prima resistenza che, con il nostro più recente aggiornamento, avevamo indicato a 1623.00/29.00. Ciononostante, dopo un provvisorio arretramento durato fino al giorno 19 i prezzi hanno ripreso a salire e, proprio oggi, hanno incocciato il livello di resistenza principale di quota 1690.50/96.00. Tale livello risulta sotto pressione anche mentre scriviamo.
È indispensabile aggiornare la disposizione delle resistenze, che si trovano adesso a 1710.00 e 1759.00/1769.00. Entrambe costituiranno punti di probabile ripiegamento in caso di ulteriori rialzi, soprattutto se entro domenica 29 ottobre prossimo. Le aspettative sono di discesa in prima istanza fino a 1575.00/1583.50, ove è posto un primo target intermedio. Successivamente ci sarà spazio per un affondo fino a 1500.00.
Per approfondire le modalità di funzionamento dei segnali qui esposti rimandiamo alla consultazione del corso completo di analisi tecnica, che mettiamo gratuitamente a disposizione di tutti i Lettori del sito. Nuove indicazioni tecniche su tutte le principali e più popolari cryptovalute vengono quotidianamente diramate dal nostro canale Telegram ufficiale. Quando sono le 20:05 di lunedì 23 ottobre, Ethereum viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 1693.55 dollari, in rialzo del +1.82% su base giornaliera.