Tra gli strumenti di analisi tecnica, che vengono utilizzati meno frequentemente rispetto ad altri, c’è la Forca di Andrews o Andrews Pitchfork. Ciò perché questo strumento può risultare più difficile nel suo utilizzo, soprattutto per i trader alle prime armi.
La Andrews Pitchfork prende il nome dal suo ideatore, Alan H. Andrews che la sviluppò negli anni ’60. Il nome può lasciare interdetti, ma è perfettamente descrittivo della sua rappresentazione grafica.
In questa esposizione, ci concentreremo sui principi essenziali e sulla metodologia di utilizzo della Forca, senza addentrarci nei dettagli che hanno ispirato la sua costruzione da parte di Alan Andrews. Ci limitiamo a dire, che alla base ci sono principi di azione e reazione, nonché di proporzionalità e simmetria.
La Forca di Andrews rientra nella categoria di strumenti, che in inglese vengono definiti, trend channel tool, cioè strumenti per individuare canali di tendenza. Infatti lo scopo della Forca è quello di identificare potenziali aree di supporto e resistenza all’interno delle quali il prezzo potrebbe muoversi.
L’obiettivo di questo strumento è pertanto individuare potenziali punti di ingresso o uscita da una crypto, nonché determinare la direzione generale del trend.
Dal punto di vista grafico, per essere tracciata la Forca richiede la presenza di swing di prezzo e volatilità. Pertanto, scenari con prezzi in contesti di lateralità non sono i più adatti.
La Andrews Pitchfork è composta da 3 linee parallele:
Queste linee vengono tracciate selezionando tre punti, solitamente in base ai massimi o ai minimi di reazione che si spostano sul grafico da sinistra verso destra. Come con le normali linee di tendenza dei canali, le due linee di esterne segnano potenziali aree di supporto e resistenza.
Nel grafico allegato di Ripple, abbiamo evidenziato la simmetria che intercorre tra le linee parallele della Forca e come il punto medio da cui parte si trovi tra i due estremi indicati con A e B.
La parte più complessa è quella della identificazione di tre punti significativi da dove tracciare le trendline della Forca.
Questi punti devono includere un punto di massimo (top), un punto di minimo (bottom), e un altro punto rilevante tra i due, che talvolta può essere anche un altro massimo o un altro minimo da dove parte la linea mediana.
Pertanto, usualmente il punto medio è tra il massimo e il minimo è viene utilizzato come punto di riferimento per la creazione della Forca di Andrews e possiamo dire che il punto cardine su cui si basa l’intero strumento.
Il fulcro della Pitchfork è la linea mediana, mentre le altre due linee vengono disegnate parallele e in modo simmetrico rispetto alla mediana e con ad angoli specifici.
L’individuazione precisa di questi punti è la parte più complessa. L’esperienza e la lettura dei grafici sono di grande aiuto in questa fase, motivo per cui la Forca è spesso meno utilizzata dai neofiti.
Un consiglio importante è iniziare l’analisi con time frame weekly o daily, per individuare i principali vettori di prezzo a partire da un periodo più lungo e successivamente scendere verso time frame più brevi.
La Forca di Andrews viene utilizzata per proiettare i possibili futuri livelli di supporto e resistenza. I prezzi spesso tendono a muoversi all’interno di questa forca e quando si avvicinano verso le due parallele più esterne, può indicare un punto di resistenza o supporto. Al contempo le rotture indicano la forza e la prosecuzione del trend.
Nel grafico allegato di Bitcoin su base weekly, osserviamo la rilevanza della linea di mediana della Forca di Andrews. Il prezzo ha trovato supporto sulla stessa e vi ha camminato per diverse settimane, al contempo avevamo anche il 38.2 del vettore supportivo di Fibonacci.
Questi due elementi combinati hanno offerto una garanzia maggiore di essere in una potenziale area di acquisto. Successivamente, il prezzo è arrivato alla linea di resistenza discendente ed ha rotto di slancio al rialzo.
La Forca di Andrews è uno strumento più complesso nell’analisi tecnica, utilizzato per identificare aree di supporto e resistenza, nonché punti di ingresso ed uscita dai mercati. La sua struttura comprende tre linee parallele, con la linea mediana come fulcro. L’identificazione dei tre punti significativi rappresenta l’attività con maggiori difficoltà e richiede una certa esperienza nello studio dei grafici e delle forze vettoriali.
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