ETF Bitcoin Spot “approvato entro novembre” | Ma c’è un ma…

Ha già fatto il giro di internet, ma non tutti hanno riportato i dettagli come si dovrebbe. Al centro c’è una dichiarazione di Steven McClurg, che ha parlato con ETF.com della prossima approvazione dell’ETF Bitcoin Spot, fornendo anche una data: si farà tutto entro questo mese e dunque entro la fine di novembre 2023.

In realtà però il Chief Investment Officer di Valkyrie, che è anche uno dei gruppi che ha un filing in attesa, ha offerto un parere più articolato. A essere approvati entro fine novembre, sempre a detta del CIO di Valkyrie, saranno i form 19-4b, che sono quelli inviati dallo scambio per chiedere la modifica di regole che permette la quotazione di certi prodotti. Questo si tradurrebbe, secondo quanto affermato sempre da McClurg, di un inizio del trading per il prossimo febbraio.

Di questa (quasi) notizia parleremo anche sul nostro Canale Telegram Ufficiale del nostro sito, con altre migliaia di appassionati e la presenza costante della nostra redazione.

Cosa ha detto davvero il CIO di Valkyrie sull’approvazione dell’ETF Spot di Bitcoin

In tanti hanno riportato la notizia, in pochi però si sono presi la briga di andare a verificare quanto era presente all’interno dell’intervista che Steven McClurg per ETF.com.

In realtà infatti il CIO di Valkyrie ha parlato dell’approvazione entro fine mese di uno dei due form che devono essere approvati, ovvero il 19b-4, quello che riguarda la richeista da parte delle borse di cambiare le regole per permettere il listing di certi prodotti.

Un’approvazione entro fine novembre significa verosimilmente il lancio a febbraio.

E ha poi ha aggiunto:

Prima che qualunque altra cosa possa verificarsi, riceveremo un secondo round di commenti [da parte di SEC, NDR] e credo che probabilmente avremo questi commenti nelle prossime 1-3 settimane.

Cosa si sta dicendo? Si sta dicendo che l’approvazione arriverà per il rule change e non ancora per i form S-1, che sono quelli che riguardano i singoil prodotti e che devono essere parimenti approvati prima che il veicolo di investimento possa essere quotato in borsa.

Ci sono altre questioni che potrebbero ostacolare l’approvazione?

In realtà nì. La questione che riguarda la custodia sembrerebbe essere stata superata a pieni voti. Rimane quella della potenziale manipolazione del mercato, il vero cavallo di battaglia che ha permesso a SEC di rinviare o rifiutare la quotazione di questi prodotti fino a oggi.

Tuttavia c’è un’altra questione che riguarda questa motivazione specifica: i giudici, nel caso Grayscale v SEC, hanno ritenuto questa motivazione poco solida, cosa che dovrebbe costringere SEC a non ricorrervi più.

Sul fatto che le tempistiche di Valkyrie siano esatte, non si può per il momento offrire una valutazione della questione, per quanto Valkyrie stia vivendo il processo dall’interno e abbia dunque un punto di osservazione certamente privilegiato.