Le fake news non sono diffuse soltanto dalle testate crypto. Anche la stampa tradizionale, complice una scarsa attenzione al settore, ci mette del suo. Oggi è il turno del Corriere della Sera, che pubblica una vecchia storia, poi smentita dai diretti interessati, e che il mondo conosce come fake da almeno 15 giorni.
L’articolo è stato pubblicato nella giornata di ieri e racconta dei finanziamenti via Bitcoin a Hamas, cosa ripresa anche nel titolo, per quanto poi a crypto e BTC sia dedicata non più di qualche riga. Sì, è una fake news, è stata smentita dalla stessa fonte e, purtroppo, data l’importanza della testata che l’ha battuta, continuerà a circolare per settimane e mesi.
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La notizia è in realtà di più di 2 settimane fa, ma è finita sul Corriere soltanto nelle ultime ore. Si parla di Hamas e Bitcoin, e di una cifra che era stata diffusa da The Wall Street Journal. Anche noi avevamo riportato la notizia – qui – segnalando a tutti però che si trattava di numeri che avrebbero richiesto verifica, dato che WSJ non ha un ottimo score per quanto riguarda il mondo di Bitcoin.
Ma andiamo con ordine, per capire cos’è successo e come la storia sia arrivata sul Corriere della Sera.
L’articolo riportava come fonte Elliptic, società che offre servizi di intelligence per il mondo crypto. La cifra, comunque modesta rispetto alle sostanze di cui Hamas ha disponibilità, sarebbe stata diffusa appunto dalla società di cui sopra, almeno secondo quanto riportato da WSJ.
Data la fonte, certamente autorevole, la notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo. Tanto da finire in Congresso, come base per l’ennesimo attacco da parte dei soliti noti contro Bitcoin e crypto.
Elliptic è però intervenuta più di 15 giorni fa per chiarire – qui – indicando che la somma che è circolata sui giornali non può essere associata direttamente al gruppo Palestinian Islamic Jihad, dato che il wallet sotto in chiesta apparteneva in realtà a provider di scambi cripto nell’area.
Sarebbe bastato poco per venire a capo di questa storia, della quale si parla ormai da giorni anche sui social network e che ha scomodato anche le più grandi firme del mondo crypto.
In altre parole, tutti o quasi sapevano della smentita di Elliptic, per quanto WSJ si sia rifiutato di correggere il proprio pezzo.
Peccato, si è persa l’ennesima occasione per fare buon giornalismo.
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Il problema non è come viene finanziata Hamas ma da chi viene finanziata, possono essere dollari, bitcoin o euro non cambia nulla ma ogni pretesto è buono per screditare bitcoin mentre il dollaro è sacro ma attenzione che le fondamenta stanno scricchiolando. Se le fiat vengono salvate è un bene per tutti ma dovranno coesistere con le cripto.