La settimana scorsa abbiamo iniziato ad introdurre i Ritracciamenti di Fibonacci, partendo da un quadro storico che include la loro scoperta nel XIII secolo, ad opera di Leonardo da Pisa detto Fibonacci. Nel corso dei decenni, hanno trovato riscontro e applicazione in diverse discipline, delle scienze matematiche all’arte oltre che in natura.
Va detto che molti di questi fenomeni e corrispondenze hanno una natura osservazionale e interpretativa e non seguono una legge scientifica rigorosa. Fibonacci trova riscontri anche nella sezione aurea, che sappiamo aver affascinato e influenzato il grande maestro Leonardo da Vinci.
Facendo un breve recap, ricordiamo che la sequenza di Fibonacci è una serie di numeri in cui ciascun numero è la somma dei due precedenti, partendo 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233, 377, 610, ect.
L’ingresso di Fibonacci nell’analisi tecnica lo dobbiamo Ralph Nelson Elliott, il primo a scoprire una correlazione tra questa sequenza e l’andamento del Dow Jones.
Elliott espresse la forte convinzione che i mercati si muovono in modo “ritmico” e ciò tramite una successione di onde crescenti e decrescenti. Inoltre disse che questo schema è insensibile al tempo e la struttura del mercato, rimane, nella sua interezza costante. Ciò è constatabile anche nel mercato crypto.
Inoltre Elliot scrisse: la legge delle natura contempla il più importante di tutti gli elementi, “il tempo” – inoltre specificò – Tutte le attività umane hanno tre aspetti distintivi, il modello, il tempo e il rapporto, e tutti tengono conto della serie di Fibonacci.
Elliott utilizzo prevalentemente alcuni rapporti (1.618 – 0.618 – 0.382) per individuare le relazioni esistenti tra le varie onde impulsive e correttive.
Non ci addentriamo nella Wave Principle di Elliott, ma tanto gli si deve a livello di introduzione di Fibonacci nell’analisi tecnica. Successivamente, negli anni ’80 Larry Pesavento approfondì ulteriormente questi studi.
Sono uno dei pochi indicatori senza una formula specifica. Oggi, in analisi tecnica, la sequenza di Fibonacci viene rappresentata principalmente attraverso i ritracciamenti, che sono 23.6%, 38.2%, 50%, 61.8%, 78.6%, 100%.
Sebbene il 50% non sia ufficialmente un rapporto di Fibonacci, viene ampiamente utilizzato. Questo numero deriva dall’affermazione della Teoria di Dow secondo cui le medie spesso ripercorrono metà del loro movimento precedente.
Questa scala poi prosegue con 161.80%, 2.618%, 3.618% e via così. Ovviamente alcune di queste linee non saranno visibili su un grafico perché fuori scala.
La percentuale indica la quantità di movimento precedente che il prezzo ha ritracciato. Graficamente, sono rappresentati come linee orizzontali che indicano dove è probabile che si verifichino situazioni di supporto o resistenza.
Vediamo un altro passaggio nella costruzione della serie dei numeri dei ritracciamenti. Dividendo un numero per le due cifre più alte, otteniamo un’approssimazione a 0.3820 come evidenziato nella tabella allegata.
L’approssimazione si avvicina a 0.3820 man mano che i numeri aumentano. Questa metodologia è la base per il ritracciamento del 38,2%. Inoltre, nota che 1 – 0.618 = 0.382. Analogamente, otteniamo il ritracciamento dello 0.2360 dividendo un numero per le tre cifre più alte successive, seguendo la stessa logica di costruzione
Larry Pesavento ha inserito anche alcuni rapporti secondari, che non sono però contemplati in tutti i software di trading. Ma va detto che nella sua metodologia lavorativa nota come Pattern Rcognition, trovano riscontro. Sono il 70,70%, 78,6% e l’88,60% che è la radice quadrata di 78,60%.
La maggior parte dei testi riportano che i principali livelli di ritracciamento di Fibonacci sono 61,8% e 38,2%. Il 61,8 è anche chiamato ritracciamento dorato in quanto si basa sulla sezione aurea.
Negli anni si sono diffuse alcune convinzioni relativamente ai livelli, che riporto per dovere di completezza, ma sulla base della mia esperienza non attribuisco grosso valore.
Il 23,6% è da considerarsi un ritracciamento superficiale.
I ritracciamenti 38,2%-50% sarebbero considerati moderati e si impiegano in trend principalmente direzionali – (quest’ultima affermazione è condivisibile)
Il 61,80% è descritto come il fulcro di molti movimenti dei prezzi – (non condivido per nulla, anzi nel mio modo di operare l’ho quasi escluso).
I ritracciamenti di Fibonacci, introdotti nell’analisi tecnica da Elliott e poi Larry Pesavento, costituiscono una potente metodologia con riscontri nelle scienze, nell’arte e nei mercati finanziari. Pur avendo una natura osservazionale e interpretativa in analisi tecnica, sono supportati da rilevanze statistiche che saranno approfondite in un prossimo articolo. I cinque livelli principali su cui gran parte dei trader si focalizza sono 23.6%, 38.2%, 50%, 61.8%, e 78.6%, ma la loro interpretazione può variare.
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