Singapore vuole fare sul serio per il suo Project Guardian, iniziativa che in realtà esiste da un pezzo e che ora sarà ulteriormente espansa, puntando sempre più dritta verso la tokenizzazione degli asset dei mercati tradizionali. L’Autorità Monetaria di Singapore ha annunciato poche ore fa un piano piuttosto dettagliato che ricorda come si stia facendo parecchio, soprattutto a quelle latitudini, per avere risposte dal mondo blockchain per i problemi presenti e futuri del mondo della finanza.
Il report ci permette di sapere anche a che punto si è con sperimentazioni che in parte si conoscevano, in parte no (come quella di Avalanche con Citi) e ci ricordano che in realtà quanto affermavano diversi giornali mainstream era falso: le blockchain, anche pubbliche, continuano a interessare i massimi vertici del mondo finanziario mondiale.
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A guidarlo c’è il MAS, l’autorità monetaria di Singapore. A offrire supporto tutti i principali gruppi bancari del mondo, come Citi, BNY Mellon, Franklin Templeton, JP Morgan e tanti altri. In realtà almeno in parte ne avevamo parlato all’interno di un’iniziativa su Ethereum gestita da UBS, ma ora si entra nel vivo della sperimentazione, che riguarderà tante chain in layer 1, compresa Avalanche.
In tutto si tratta di 17 player dell’industria finanziaria, che ora seguiranno 5 filoni di ricerca.
Lavoreranno a meccanismi di livello istituzionale per prezzare e per eseguire trade sugli asset digitali in modo efficiente, nonché ad un sistema di analytics per suddetti scambi.
Stanno sperimentando nei pagamenti FX trans-nazionali, anche allo scopo di creare ecosistemi che siano interoperabili.
Il gruppo sta lavorando invece alla soluzioni di gestione patrimoniale e di liquidità, con clearing multi-valuta in tempo reale e supporto per almeno 40 valute.
Sta lavorando all’emissione di fondi money market, con l’utilizzo di network su blockchain che permettono la registrazione trasparente delle quote dei fondi.
Stanno lavorando all’utilizzo degli asset digitali e alla gestione di portafogli su asset alternativi, nonché al ribilanciamento di tali portafogli anche su vasta scala.
Per certo Avalanche e Ethereum, ma con ogni probabilità ne saranno testate altre nel corso dei progetti che abbiamo indicato sopra. Ci sono poi anche gruppi che stanno lavorando a filoni che non fanno parte di quanto riportato adesso dal MAS.
Si tratta, anche per i più scettici, di un importante messaggio del mondo finanziario a quello blockchain: le vostre soluzioni ci interessano e stiamo per inserirle anche nei nostri sistemi.
Questo anche da parte di gestori che hanno i propri sistemi in stile blockchain, ma privati, come nel caso di JP Morgan. Questo con buona pace di chi pensava che gli istituzionali fossero fuggiti a gambe levate.
Con una piccola nota: il MAS ha annunciato anche la partecipazione del Fondo Monetario Internazionale, per quanto in ruolo di osservatore.
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