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Bitcoin: vince Javier Milei in Argentina | Cosa cambia ORA?

Vince Javier Milei, da molti ritenuto il presidente Bitcoin. Ma è davvero così?

Confermando le previsioni degli ultimi sondaggi, Javier Milei ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali argentine e sarà, dal prossimo 10 dicembre, il nuovo presidente di Buenos Aires. Le elezioni argentine sono state seguite con grande attenzione dagli appassionati di Bitcoin, complice anche qualche esagerazione delle testate più seguite del comparto.

Javier Milei si è espresso in passato, per quanto raramente, a favore di Bitcoin, riconoscendogli diversi meriti – su tutti quello di avere un numero massimo di coin fissato a 21.000.000 e il fatto di essere ritorno della moneta nell’ambito che ritiene corretto, quello privato. Come abbiamo però scritto più volte su queste pagine, ritenerlo un novello Nayib Bukele è forse, almeno per ora, prematuro.

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Javier Milei è il nuovo presidente dell’Argentina: cosa cambia per Bitcoin?

Risposta breve: poco o nulla. Il candidato libertario Javier Milei ha probabilmente ricevuto un trattamento eccessivamente di favore da parte della stampa che si dedica a Bitcoin e criptovalute. Il neo-eletto presidente dell’Argentina si è espresso in passato – per quanto in realtà assai di rado – a favore di Bitcoin, riconoscendogli innanzitutto di essere una valuta private e che non funziona secondo le logiche di ciò che ritiene essere una truffa legalizzata, e cioè le Banche Centrali.

Come abbiamo scritto più volte sulle pagine di questa testata però, obiettivo dichiarato

Il video che alleghiamo è del profilo ufficiale di Milei e spiega piuttosto chiaramente quali siano le vere intenzioni di Milei in termini monetari: dollarizzare l’economia (con un piano relativamente dettagliato per il finanziamento di questa operazione) e fondamentalmente non fare nulla in termini di inserimento di Bitcoin come valuta avente corso legale (parziale o totale) in stile El Salvador.

La questione non aggiunge dunque nulla in termini di Bitcoin: l’Argentina seguirà la strada di diversi paesi che, nella storia recente, hanno deciso di abbandonare la propria divisa nazionale e muoversi invece verso il dollaro USA.

Cosa aspettarsi ora?

Per quanto i festeggiamenti per l’arrivo di un altro presidente pro Bitcoin procedano a tutta forza sui social network, riteniamo che cambierà poco su scala globale per Bitcoin, anche se dovessero esserci cambi di programma di Milei che per il momento non possono essere comunque previsti.

Il resto è materiale per le cronache politiche e che dunque non può interessare più di tanto Bitcoin o il resto del comparto. Il fatto di non avere più “limitazioni” di carattere monetario cambierà la vita di tanti argentini, con ogni probabilità, ma per il momento è difficile anche soltanto immaginare dei cambiamenti radicali nell’adozione di Bitcoin anche in quei paesi che, data la loro recente storia monetaria, ne avrebbero forse più bisogno.

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francesco
francesco
11 mesi fa

concordo che, per quanto ci interessa, non cambierà probabilmente nulla. però una cosa positiva c’è: NON è arrivato un nuovo gensler o warren, e questo perlomeno NON dovrebbe essere negativo

Andrea
Andrea
11 mesi fa

Certo che cambierà la vita di tanti argentini, in peggio però. Un presidente uscito direttamente da Black Mirror…

Virgil Hilts
Virgil Hilts
11 mesi fa

Questo è davvero pazzo. Non si tratta di destra o sinistra, ma già come affronta le questioni e i problemi mi fa rabbrividire. E in più, deve avere la sensibilità di un carro armato.