Ancora inflow positivo per i prodotti finanziari che hanno come sottostante le criptovalute. Il dato è diffuso, come sempre, da CoinShares, e fotografa una situazione molto positiva che è anche un’inversione di trend importante per tutto il comparto, dopo più di 12 mesi di buio pesto.
Il dato va però compreso: si tratta della quantità di denaro che viene immessa in prodotti come ETF/ETP/ETN tanto in Europa quanto negli States (dove operano comunque trust “privati”), e in altre giurisdizioni. È un dato che tiene conto dunque di questa metrica, al netto delle uscite. Siamo all’ottava settimana consecutiva di crescita, tutta o quasi sull’onda dell’entusiasmo che arriva dalla possibile approvazione degli ETF Bitcoin Spot negli USA.
Certamente un ottimo dato, che riserva le stesse sorprese della scorsa settimana e che in realtà arrivano da inizio anno. Dopo lo strapotere di Bitcoin non troviamo infatti Ethereum, ma Solana.
Ancora corsa dei fondi sulle crypto e Bitcoin
Sono 176 milioni di inflow netti, quindi eliminando anche gli outflow per avere un dato più pulito. Tale quantità di denaro è entrata in fondi che hanno come sottostante criptovalute o che ne tracciano il prezzo con altri strumenti. Di questi 176 milioni, il grosso sono finiti su Bitcoin, per 155 milioni, con il resto che è stato diviso però in modo molto poco equo.
13,6 milioni sono finiti infatti in strumenti che hanno come sottostante Solana, altro segno dell’incredibile forza di questa criptovaluta in un 2023 che sarà certamente da incorniciare.
Al palo Ethereum, che sta vivendo un 2023 forse meno ispirante almeno per questo tipo di prodotti, che sono una fotografia, per quanto parziale, dell’intero comparto.
In tutto su questi prodotti sono entrati da inizio anno 1,32 miliardi di dollari, cifra che è una frazione però di quanto potrebbe arrivare nel caso in cui venissero approvati i prodotti ETF Bitcoin Spot di BlackRock, Invesco, Fidelity e degli altri che sono in attesa.
Oggi novità importanti anche per l’ETF Bitcoin Spot
Oggi è stata una giornata di notizie positive anche sul fronte ETF Bitcoin Spot: ARK e 21Shares, che hanno una application congiunta, hanno aggiornato il loro filing, e anche l’indicazione delle commissioni che andranno a incamerare. Si partirà da uno 0,80%, che gli analisti ritengono piuttosto alto.
Dovremo poi vedere cosa comunicheranno gli altri gestori, per un monte di commissioni che rimane comunque molto più basso di quanto viene pagato in Europa, per prodotti però che hanno avuto ben poco successo sul mercato, almeno in proporzione a quanto potrebbero fare negli USA.
Sono comunque buone notizie, che sono confermate da un Bitcoin piuttosto pimpante e che sta mantenendo senza grossi grattacapi un livello di prezzo superiore ai 37.000$. Il 2023, che si appresta al suo termine naturale, ha tutte le carte in regola per essere ricordato come un ottimo anno per tutto il comparto.