Gli ETF su Bitcoin continuano a tenere banco nella discussione pubblica su questa categoria di asset. È arrivato un altro aggiornamento da parte di 21Shares + ARK, che gestiscono insieme un prodotto in via di approvazione e il cambiamento più importante riguarda le fee, le commissioni che gli investitori dovranno pagare annualmente se detengono il prodotto.
Il binomio ha fissato commissioni allo 0,80%, che sono più alte di quelle che in genere vengono richieste per ETF su commodity, cosa che ha destato non poca preoccupazione tra gli appassionati e tra chi guarda a questo prodotto per eventuali futuri investimenti. Sì, le commissioni sono alte, ma dalla viva voce di Ophelia Snyder, che è co-fondatrice e presidente di 21Shares abbiamo finalmente delle risposte.
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Se 21Shares+ARK hanno optato per commissioni dello 0,80% sull’ETF Bitcoin Spot, allora anche gli altri con ogni probabilità opereranno con commissioni simili, che rimangono alte rispetto al mercato degli ETF su commodity.
La cosa non ha mancato di agitare gli analisti: con un prezzo così alto ci sarà davvero interesse per questo tipo di prodotti ? Sul tema è intervenuta direttamente la presidente di 21Shares.
Riassumiamo il discorso per chi non dovesse aver compreso l’inglese: ci sono dei costi di custodia e i vantaggi di questo specifico prodotto che sono gestione fiscale e più in generale una maggiore facilità della gestione dell’esposizione verso Bitcoin.
Non sarà quello che piace a chi vuole davvero Bitcoin, ma quello non è comunque il pubblico per questo tipo di prodotti. Ci sarà poi da tempo per andare a valutare i costi della custodia – che per ora sembrerebbe essere più cara di quella dell’oro – e di quanto possa essere conveniente per gli investitori.
L’altra questione sulla quale vi invitiamo a dibattere è il costo dei prodotti analoghi in Europa, che nel caso di 21Shares è quasi del doppio.
Tali commissioni di gestione sono forse alte, ma saranno destinate a scendere una volta che la competizione si farà più serrata. Avevamo avuto modo di parlarne anche con Eric Balchunas di Bloomberg sul nostro Magazine, che ha spiegato ai nostri lettori proprio questo meccanismo.
Per il resto ci penserà il mercato: rimaniamo bullish sull’ETF e su quanto capitale riuscirà a raccogliere, nonostante gli strali della stampa tradizionale contro Bitcoin continuino senza sosta. Wall Street però non si curerà di quanto si dice nella remota provincia italiana.
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