Vicini ma così lontani. Mentre in Italia tutte le discussioni sul mondo crypto e Bitcoin vertono sulla fiscalità, i nostri vicini austriaci cominciano a fare sul serio. Raiffeisen Bank, gruppo bancario di una certa importanza, inizierà a offrire ai propri clienti la possibilità di fare trading sulle criptovalute a partire da gennaio. Tale possibilità sarà offerta anche ai clienti retail.
A fare da partner del gruppo bancario sarà BitPanda, exchange europeo dotato di regolari licenze che ormai da tempo offre supporto anche agli istituti bancari per questo tipo di operazioni e che aveva già siglato un accordo con il gruppo qualche mese fa.
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Raiffeisen offrirà trading crypto e Bitcoin: rivoluzione in Austria
Sarà una rivoluzione, perché interesserà uno dei gruppi bancari più importanti del paese e perché partirà subito da Vienna, dove come fa notare Raiffeisen vive circa un quarto della popolazione austriaca. Ma come funzionerà? Semplice: tutti i correntisti del gruppo potranno accedere ai servizi di BitPanda tramite la App del proprio conto bancario. Si tratterà di un’esperienza, dicono da Raiffeisen, familiare per tutti i clienti.
La banca è inoltre operativa anche in diversi paesi dell’est europeo e può contare su quasi 20 milioni di clienti. Non è chiaro tuttavia per il momento se ci saranno o meno espansioni del progetto anche al di fuori dei confini austriaci.
I clienti avranno comunque accesso a tutte le criptovalute, a partire da Bitcoin, che sono già offerte da BitPanda. Non è chiaro per il momento se saranno offerti piani di commissioni speciali.
L’Europa si muove. E l’Italia?
Difficile valutare in modo positivo la posizione del nostro Paese. Si continua a parlare quasi esclusivamente di tasse e profili fiscali, senza che nessun gruppo bancario di enorme rilevanza si faccia avanti. Popolazione restia, oppure banche che hanno obiezioni sulla possibilità dei loro clienti a accedere a questo mercato?
Una questione complicata, che per il momento però lascia al palo il nostro paese, almeno rispetto a Austria, Francia e anche Germania. Chissà se compattandosi e iniziando a chiedere certi servizi agli istituti bancari più rilevanti la situazione potrà cambiare. Il clima però, a partire da certi comunicati di CONSOB, non sembrerebbe essere almeno per adesso dei migliori.