Dopo mesi (anni!) di attesa, Bitcoin ha finalmente vissuto il suo terzo halving. Un evento – che si prevede si verifichi ogni circa quattro anni – che ha ridotto i premi per i miner del 50%, favorendo un contesto deflazionistico per l’asset criptovalutario.
Ora, anche su questo sito si è discusso lungamento sul fatto che il Bitcoin Halving potesse essere un evento rialzista, considerato che – di base – la minore redditività per i miner li porterà a smettere di vendere i propri BTC appena “estratti”, fino a quando il prezzo della criptovaluta non sarà più alto del presente, alleviando così la significativa pressione al sell-off che BTC deve costantemente affrontare.
Effettivamente, a dare uno sguardo al recente passato, sembra proprio che sia accaduto questo. Sono passati quattro anni dal precedente Bitcoin Halving e la crescita delle quotazioni della criptovaluta in questo frangente temporale è stata piuttosto significativa. Merito anche di una domanda aumentata in maniera molto ripida, caratterizzata – ad esempio – un aumento del 234% del numero di wallet Bitcoin rispetto all’Halving 2016.
Ma gli investitori retail non sono gli unici ad aver affollato l’ecosistema di Bitcoin negli ultimi tempi. I dati forniti qualche giorno fa da Glassnode, ad esempio, mostrano anche che il numero delle cosiddette “balene” è cresciuto notevolmente negli ultimi tempi, quale chiaro segnale che BTC sta attirando grandi somme di denaro, in maniera concomitante al miglioramento delle sue prospettive a medio e lungo termine.
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Fin qui, le valutazioni di massima sul comportamento di Bitcoin. E, peraltro, quanto accaduto tra ieri e oggi, in virtù del già rammentato Halving Bitcoin 2020, ha sorpreso almeno in parte gli analisti: la critpovaluta di riferimento non ha assistito alla notevole volatilità che ci si attendeva in concomitanza con l’evento, e il suo hash rate è sceso solo leggermente nelle ore immediatamente successive alla riduzione dei premi.
Non c’è dubbio che la riduzione dei premi per i miner, quale principale risultato dell’halving, sia stato un evento rialzista per Bitcoin nel lungo termine, ma i suoi impatti a breve termine sul prezzo di BTC rimangono comunque ampiamente dibattuti.
Nelle ultime ore, infatti, Bitcoin ha vissuto un brusco sell-off che ha condotto la BTC ai minimi di 8.100 dollari appena prima che l’evento avesse luogo, ma questo calo è stato rapidamente assorbito dalla pressione di acquisto che lo ha portato a metà dell’area di 8.000 dollari.
L’argomentazione a favore dell’halving ha dunque avuto un impatto rialzista a breve termine sull’azione dei prezzi di BTC, poiché è in gran parte incentrata sull’idea che i miner cominceranno a trattenere nei loro portafogli la criptovaluta in attesa che il prezzo salga, potendo così ricompensare la loro attività di calcolo in maniera ottimale (ricordiamo che con l’Halving 2020 sarà ancora più importante compensare la riduzione dei profitti causata dal “dimezzamento”).
Peraltro, a conferma della view rialzista su Bitcoin, si può anche dare uno sguardo a quanto avvenuto nel recente passato. BTC ha perso quasi il 20% negli ultimi 5 giorni che hanno lo portato all’Halving e, probabilmente, tale comportamento è legato all’azione di molti trader che hanno scelto di “vendere sulla notizia”, permettendo così all’Halving di avere già contabilizzato l’impatto sul BTC. Se poi aggiungiamo a tutto questo che storicamente i cali del 20% per BTC durante un trend rialzista sono state delle interessanti opportunità di acquisto, possiamo sicuramente confortare ulteriormente il nostro outlook “bullish”.
Anche dopo l’Halving il prezzo di Bitcoin è rimasto ben al di sotto della media mobile semplice a 100 ore. Se dovesse esserci una rottura al rialzo al di sopra della resistenza di 9.100 dollari e della linea di tendenza, ci sono possibilità di un movimento sostenuto verso l’alto. Una resistenza immediata è vicina ai 9.200 dollari, oltre la quale il prezzo molto probabilmente sfiderà la successiva resistenza di 9.500 dollari.
Sul lato negativo, c’è un supporto in formazione prossimo ai livelli di 8.250 e 8.200 dollari, e solamente una violazione di tale supporto potrebbe far propendere BTC verso un trend ribassista, con successivi test a 8.000 e 7.500 dollari.
Per il momento manteniamo una visione rialzista di breve termine su Bitcoin!
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