Le previsioni su quanto capitale riusciranno a raccogliere gli ETF Bitcoin Spot è uno degli sport più in voga tanto sui social, tanto tra chi commenta invece da pulpiti ben più importanti. Dopo la previsione di Eric Balchunas di Bloomberg e quella di Galaxy, rispettivamente di 20 miliardi e 14 miliardi per il primo anno, ora arriva quella di VanEck, società di gestione dei capitali che è direttamente interessata in quanto proponente proprio di un ETF.
Il gruppo parla nel primo trimestre del 2024 di ben 2,4 miliardi di capitale raccolto da questi prodotti, cifra che però è stata calcolata appunto su un primo trimestre che, nel migliore dei casi, vedrà il prodotto attivo sui mercati per 2 mesi soltanto. Si tratterebbe dunque, a prescindere dalla differenza superficiale tra i numeri, di una previsione tutto sommato allineata.
Vieni a discutere dell’ETF Bitcoin e delle tante altre novità che riguardano il mercato crypto sul nostro Canale Telegram. Troverai ad aspettarti migliaia dei nostri lettori e anche la nostra redazione.
VanEck ottimista sull’ETF Bitcoin Spot
VanEck è molto ottimista sull’ETF Bitcoin, o meglio, sui tanti prodotti di questo tipo che sembrano essere ormai ad un passo dall’approvazione. Il gruppo, che offre già prodotti di questo tipo in altre giurisdizioni, ha parlato di una raccolta di almeno 2,4 miliardi nel giro del primo trimestre del 2023.
Questo numero è approssimato partendo da quanto era avvenuto per il lancio del primo ETF sull’oro negli Stati Uniti.
Approssimiamo gli inflow verso gli ETF Bitcoin esaminando i rapporti relativi a SPDR Gold Shares e aggiustandoli al valore del dollaro del 2023. GLD è stato lanciato il 18 novembre 2004 e ha ottenuto iflow di circa 1 miliardo nei primi giorni dal lancio, e alla fine del primo trimestre del 2005 era a 2,26 miliardi. A quella data l’offerta di oro fisico era di 152.000 tonnellate, con ogni tonnellata che valeva circa 15,6 milioni, per un totale di cap di mercato di 2,36 mila miliardi. […]
Un conto certamente della serva, ma che al tempo stesso conferma almeno a grandi linee l’ordine di grandezza che è stato individuato anche da altri analisti e altre società che sono coinvolte nel processo di approvazione dell’ETF Bitcoin Spot. Si tratterebbe, soprattutto in relazione ai volumi attuali di Bitcoin che si muovono sulle piazze finanziarie, di un buon livello di ordini.
Le commissioni basse aiuteranno
L’altra questione che sottolinea VanEck, ed è certamente corretta, è che per molti si passerà dal pagamento di commissioni sugli exchange vicine al 2% a un costo che sarà di 10 volte almeno inferiore.
E, aggiunge VanEck, cose del genere in passato, giustamente, sono state veicolo importante per l’arrivo di capitali e investitori.