Nella giornata di ieri c’è stato un altro incontro tra BlackRock e SEC: il tema è sempre quello dell’ETF Bitcoin Spot, tema caldo da settimane e che – sperano da BlackRock – potrà risolversi nel migliore di modi il prossimo gennaio. Questa volta non ci sono documenti pubblici dell’incontro, che erano invece presenti per il primo meeting tra i due.
Con ogni probabilità si sta continuando a discutere delle modalità di creazione dell’ETF, per quella che è l’ultima delle battaglie rimaste in piedi tra il regolatore e i gestori che stanno proponendo questo tipo di prodotti.
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È il terzo incontro di alto livello tra BlackRock e SEC, l’agenzia che negli Stati Uniti si occupa di vigilare sui mercati finanziari. Il tema è sempre lo stesso, quello degli ETF Bitcoin Spot, veicoli finanziari che permetteranno ad un pubblico più vasto, che comprende anche investitori istituzionali, di ottenere esposizione verso il prezzo di $BTC.
Le discussioni, per quanto non conosciamo il tema preciso di questo ultimo incontro, continuano a tenere impegnate le parti riguardo la modalità di creazione delle quote dell’ETF. SEC sembra essere inamovibile nel preferire una modalità di creazione delle stesse cash creates, ovvero con il versamento di dollari da convertire poi in Bitcoin.
I gestori, BlackRock in testa, preferiscono invece la modalità in kind, ovvero con il versamento diretto di Bitcoin. Questo permette tra le altre cose di ottenere un trattamento fiscale migliore.
Non è chiaro per il momento perché SEC preferisca una modalità di creazione delle quote che è più complessa, coinvolge più soggetti ed è anche più costosa. Il sospetto di qualcuno è che in realtà sia l’ultimo sgambetto di SEC nei confronti di un’approvazione che, almeno a leggere tra le righe quanto ha affermato Gensler, dovrà tenere anche conto del fatto che le corti si sono già espresse contro l’agenzia. E hanno contestualmente annullato tutte le obiezioni passate che avevano portato a dinieghi dei prodotti offerti dal 2013 fino al 2022.
Per ora a non aver abbandonato ancora le velleità di creazione in kind sono BlackRock e poche altre. Il grosso dei gestori ha invece deciso di piegare la testa e di inserire nei loro form la modalità cash creates, riservandosi più avanti di passare a quella in kind nel caso in cui SEC dia l’ok più avanti.
È una battaglia non di poco conto, ma che comunque non dovrebbe ostacolare l’approvazione. Quello che sembra evidente è che pur di avere il prodotto approvato, anche BlackRock (che intanto ha “inventato” anche una modalità mista) sia disposta a fare qualche concessione a SEC.
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