A Palau, piccolo stato insulare del Pacifico, si va avanti con il progetto di emissione di una valuta digitale gestita dalla Banca Centrale. La questione è interessante per chi segue il mercato crypto, perché come dovrebbe essere noto ai lettori di Criptovaluta.it, all’interno di questo progetto c’è in realtà Ripple, con la sua piattaforma, appunto, per le CBDC.
Si entra ora nella fase due, secondo quanto è stato dichiarato pubblicamente dal ministro delle finanze locale. Si chiamerà PSC, sarà ancorato al dollaro USA e sarà dunque una sorta di stablecoin, con la differenza che sarà appunto gestito direttamente dal paese, o meglio, dalla banca centrale.
È una buona notizia per Ripple? Per quanto il paese sia piccolo e economicamente non così rilevante, con ogni probabilità il pilota servirà anche per mostrare al mondo – e ad altre banche centrali – le capacità del ledger XRPL, sul quale Ripple punta molto.
Fase 2 a Palau: si va avanti con Ripple
Un progetto come tanti, che però questa volta vede in termini di infrastruttura la partecipazione di uno dei progetti crypto più importanti per capitalizzazione di mercato. Siamo a Palau, piccolo stato insulare che si trova 500 km a est delle Filippine, che un tempo (fino al 1994) era parte degli Stati Uniti d’America.
Uno stato che è tra i più piccoli al mondo, dato che conta meno di 20.000 abitanti, ma che nondimeno sarà teatro di un curioso esperimento. Obiettivo è quello di far nascere un progetto di CBDC che però, al contrario di quanto si è visto fino a oggi, vedrà la partecipazione di un ledger e di una blockchain che gli appassionati del mondo crypto conoscono molto bene.
Si tratta di Ripple, che con il suo ledger XRPL, offrirà la base per lo sviluppo di una valuta CBDC che sarà basata sul dollaro USA, che poi è in realtà la divisa ufficiale di Palau.
Siamo alla fase 2, come è stato annunciato dal Ministero delle Finanze di Palau, una fase 2 che sarà concentrata su compliance e sulla creazione di un ecosistema che renda il progetto più appetibile, anche per le istituzioni finanziarie.
Perché Ripple? In realtà il progetto è attivo da tempo e Ripple stessa offre un’importante infrastruttura per quanto riguarda proprio la creazione e la gestione di CBDC.
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Ripple punta molto sulle CBDC
La stagione delle CBDC è soltanto all’inizio e Ripple sembrerebbe essere, insieme a Algorand, tra i pochi progetti interessati a questo trend, che invece da parte degli appassionati della prima ora del mondo crypto e Bitcoin non può che raccogliere strali.
Staremo a vedere se Ripple sarà in grado di raccogliere intorno al suo progetto di essere base per le CBDC, magari con paesi economicamente più rilevanti.