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Il crypto criminale del secolo l’ha fatta franca, per ora

Tutto da rifare per l'estradizione di Do Kwon, che vince il primo appello.
1 anno fa
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Sì, il crypto-criminale del secolo, colui dal quale è partito tutto il disastro che ha atterrato il mercato crypto e Bitcoin, la farà franca. Almeno per un po’. Le corti del Montenegro hanno infatti annullato l’ordine di estradizione per Do Kwon, citando delle irregolarità procedurali. Ci sarà dunque da aspettare prima di vederlo consegnato alla giustizia.

Qualcosa che farà trasecolare chi ha perso denaro con Terra Luna e il token stable ad essa collegato. Sarà però con ogni probabilità soltanto questione di tempo: gli estremi per consegnarlo alla giustizia degli USA o a quella della Corea del Sud ci sono tutti. E che la faccia franca sembra almeno per ora un’ipotesi piuttosto remota.

Intanto però monta la polemica. Do Kwon, che si trova in Montenegro dopo essere stato arrestato per aver utilizzato un passaporto falso, è sì in galera, ma lontano da quel giudizio che tutti aspettano per la responsabilità avuta nel crollo più importante di sempre per un progetto crypto.

Niente estradizione, almeno per ora

Le corti del Montenegro avevano indicato in metà febbraio il termine ultimo per valutare l’appello di Do Kwon, ex comandante in capo di Terra Luna e oggi invece in galera a Pogdorica, dove è stato arrestato per aver utilizzato documenti falsi nel tentativo di lasciare il paese.

Una fuga rocambolesca che si è chiusa nel peggiore dei modi per quello che era considerato un tempo un genio del settore crypto e che invece è stato protagonista di uno dei più grandi crolli di sempre che si ricordi a memoria d’uomo.

Dietro l’annullamento dell’estradizione ci sarebbero problemi di carattere procedurale, con la corte d’appello che contesta alla massima corte del paese di non aver addotto motivazioni che avrebbero portato i tribunali ad acconsentire alla richiesta di estradizione di non uno, ma due paesi che vorrebbero mettere le mani su do Kwon per processarlo.

Ora la palla torna all’alta corte

Ora sarà tutto da rifare. Sembra però che ci siano comunque tutti gli elementi in diritto per aspettarsi una futura estradizione di Do Kwon.

Una questione che ha avuto parecchia eco, chiaramente, nel mondo crypto, dato anche l’alto numero di risparmiatori e investitori che si sono scottati con il crollo dei suoi progetti.

Il processo di estradizione andrà ripetuto e dunque non sapremo ancora per un bel pezzo quale sarà il paese di destinazione per Do Kwon. Su di lui almeno due diverse giurisdizioni, con quella degli USA che porterebbe con ogni probabilità ad una condanna più grave.

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Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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