La fine dell’anno è anche il tempo ideale per bilanci e… previsioni. ETC Group – che non ha nulla a che vedere con Ethereum Classic – gestore di fondi con sottostante in crypto, ha appena pubblicato le sue all’interno di un report molto dettagliato, che parla di adozione, di halving, di ETF e di tanti altri fattori che potrebbero rendere il 2024 un anno… esplosivo.
Non senza qualche sorpresa. A fare già il giro delle testate americane è stata la previsione riguardante il prezzo di Ethereum, anche in relazione a quello di Bitcoin. C’è però molto di più all’interno di un report che puoi scaricare qui e che commenteremo in questo approfondimento nei suoi punti più salienti.
Siamo la early majority, ovvero ancora i pionieri che stanno sperimentando con tecnologie e asset che, almeno secondo il rapporto di ETC Group, diventeranno molto più diffusi in futuro.
Sono previsioni molto interessanti, perché non trattano soltanto i prezzi – dei quali si è parlato forse fino allo sfinimento, ma anche di altre questioni per Ethereum, Bitcoin e per il resto della truppa crypto.
Su scala mondiale saremmo al 18% secondo ETC Group. Ovvero una persona su cinque ha avuto, in un momento della sua vita, interazioni con il mondo crypto. Percentuali che a nostro avviso sono molto più alte di quelle effettive e di quelle da prendere come base per questo tipo di ragionamenti. ETC Group parte dalle elaborazioni di Statista e, in mancanza di altro, dovremo prenderle per buone. L’adozione, in aggiunta, sta procedendo in modo più spedito in quei paesi dove ad esempio l’inflazione e la difficoltà di accesso al dollaro hanno reso certe alternative – Tether su tutte – più appetibili.
ETC conferma – e non potrebbe essere altrimenti – che gli halving hanno storicamente dei rendimenti decrescenti. Secondo lo stesso gruppo però c’è una confluenza di eventi macro che potrebbero portare nel 2024 una bull run di intensità rispetto al 2020. Tra questi c’è la scarsa supply di Bitcoin sugli exchange, una percentuale molto bassa di Bitcoin che si muovono, con la illiquid supply che è ai massimi storici.
Ci sono poi altri fattori come l’arrivo di potenziali istituzionali in Bitcoin tramite gli ETF, la recessione possibile negli USA con conseguente inversione della politica monetaria.
Questa è un’altra delle schede molto interessanti incluse nel report, che analizza i movimenti di prezzo di Bitcoin in concomitanza con eventi di natura geopolitica in passato. Se la situazione dovesse peggiorare su scala globale, questo potrebbe avere un impatto “positivO” sul valore di Bitcoin.
L’analisi forse più interessante – o comunque più ripresa da social e testate – riguarda la possibilità che ETH/BTC veda un inversione del trend.
Dopo un 2023 tutto a favore, in termini di prezzo e attività sul network, di Bitcoin, il 2024 potrebbe vedere, secondo eTC, un ritorno di fiamma di Ethereum.
Un’idea che in realtà è condivisa anche dagli analisti di JPMorgan, per quanto lasci ancora con un certo scetticismo gli appassionati e investitori del mondo crypto. Tu cosa ne pensi? vieni a condividere la tua sul nostro Canale Telegram, insieme alla nostra redazione e ai nostri lettori.
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