Il settore crypto è maturo? Oppure non lo è? I dati che riguardano truffe e hack, che pure sono lontani dall’essere completi, farebbero propendere più per la seconda. Secondo quanto è stato diffuso infatti da Immunefi, nel corso dell’anno che sta per concludersi siamo circa a 1,8 miliardi di dollari di capitali sottratti.
Una somma importante, la cui larga parte è però attribuibile a gruppi organizzati come Lazarus, segno che il settore può fare ancora per la sicurezza, così come possono farlo gli utenti che talvolta per disattenzione finiscono vittime di questo tipo di attacchi.
Si tratta di cifre imponenti, che però devono essere messe in correlazione con la crescente importanza anche finanziaria che il settore sta assumendo. E c’è una buona notizia: siamo circa alla metà di quanto è stato sottratto nel 2022, anche se c’entra anche la minore valutazione del settore nel suo complesso.
Incidenti in aumento, ma meno ricchi: la sicurezza nel mondo crypto
I dati che sono stati diffusi da Immunefi sono certamente interessanti. Per il 2023 abbiamo avuto un aumento del 90% degli hack di proporzioni importanti, passando dai 168 nel 2022 ai 319 nel 2023. Tuttavia, nonostante l’aumento di attività degli hacker nel mondo DeFi e anche in altri tipi di protocolli, quanto raccolto è sceso sensibilmente.
Gli hacker, per organizzati o meno che fossero, nel 2022 si sono portati a casa 3,9 miliardi di dollari, contro la più modesta somma di 1,8 miliardi di dollari per il 2023. A fronte dunque di un quasi raddoppiamento degli hack andati a buon fine, c’è stato un calo superiore al 50% di quanto raccolto. Su questo hanno certamente giocato le quotazioni, meno interessanti, di tanti progetti di seconda fascia.
Sono comunque gli hack dei protocolli di finanza decentralizzata ad essere i più ricchi per gli hacker. Le frodi, almeno quelle registrate da Immunefi, contano infatti soltanto per 103 milioni di dollari.
E per quanto riguarda i recuperi: 213 milioni in tutto sono stati recuperati dai malviventi, talvolta con la loro attiva collaborazione. Sono numeri importanti, che segnalano un mercato che deve maturare anche in termini di sicurezza.
Gli ecosistemi più attaccati
Non vi è chiaramente alcuna sorpresa per quanto riguarda i protocolli più attaccati. Si tratta di progetti su BNB e su Ethereum, con il primo ecosistema che però ha ospitato più attacchi rispetto al secondo, che nel complesso ha una TVL ancora astronomicamente superiore.
Qualcosa che dovrebbe far riflettere anche sulla qualità degli sviluppatori che ciascun protocollo è in grado di attirare. Riflessioni che sono interessanti e che dovrebbero fare da avviso per tutti coloro i quali vogliono avvicinarsi a questo mondo. E anche per gli sviluppatori che vogliono pensare alla DeFi. Chi riuscirà a offrire sicurezza, avrà una marcia in più rispetto agli altri progetti.