SEC era stata chiara: entro il 29 dicembre sarebbero dovuti arrivare gli aggiornamenti finali per i filing degli ETF Bitcoin Spot. Aggiornamenti che sono puntualmente arrivati da (quasi) tutti i gestori. Ha aperto le danze iShares, sigla tramite la quale BlackRock quota i propri ETF e poi hanno seguito tutti i principali.
Ci sono dei dettagli in più: c’è chi ha aggiunto gli AP (spiegheremo, di nuovo, più avanti di cosa si tratta), c’è chi ha indicato le commissioni che riscuoterà per la gestione e c’è chi ha sistemato altri dettaglia. Quello che sembra ormai certo è che tutti o quasi siano pronti per l’ok prima del prossimo 10 gennaio 2024.
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Ci sono stati diversi aggiornamenti e sarà il caso di analizzarli uno per uno per capire cosa sia cambiato davvero con questi ultimi aggiornamenti:
Sono stati aggiunti gli AP, ovvero gli Authorized Participants, gli intermediari che potranno interagire con l’ETF e creare quote versando denaro oppure distruggerle ottenendo sempre denaro in cambio. Non sono state ancora segnalate le commissioni, cosa che potrà però essere aggiunta in un secondo momento.
A fare da spalla a BlackRock saranno JPMorgan e Jane Street, con l’iscrizione della prima che non poteva mancare di scatenare l’ilarità di chi ha seguito le ultime dichiarazioni anti-Bitcoin del CEO Jamie Dimon, addirittura davanti al Senato americano.
È stata la prima ieri a essere aggiunta al sistema documentale di SEC. Rimosso ogni riferimento a modalità di creazione delle quote in kind ovvero con il versamento diretto di Bitcoin. Non sono stati inclusi gli AP. Secondo gli specialisti di Bloomberg questo non sarebbe una mancanza che potrebbe portarli a vedersi rinviare.
Anche Valkyrie ha aggiornato nella giornata di ieri e ha indicato come AP Jane Street e Cantor Fitzgerald (questo secondo AP ha anche dei rapporti con Tether per la gestione dei suoi bond USA, una piccola nota di colore).
Per Valkyrie è stato anche inserito il livello di commissioni al quale partirà l’ETF: si tratta dello 0,80%.
Anche WisdomTree ha aggiornato nella tarda serata di ieri. Avrà in partenza un solo AP, Jane Street.
Aggiornamento che è stato forse il meno completo. Non sono stati segnalati AP, non sono state aggiunte commissioni.
Invesco e Galaxy hanno aggiornato il loro prospetto, indicando che per i primi 6 mesi non riscuoteranno commissioni, fino ai primi 5 miliardi di capitale raccolto. Come AP per Invesco ci sono JPMorgan e Virtu.
Aggiornamento anche da Bitwise: qui non ci sono AP nominati, anche se ci sono 200 milioni di capitale pronto ad essere impiegato (seed) appena si partirà.
Fidelity ha indicato in Jane Street il suo AP e ha indicato anche le commissioni: 0,39%, nettamente più basse di quanto è stato indicato dai pochi che hanno già inserito questa informazione all’interno dei propri form.
Anche Coinbase vuole partecipare alla festa. In qualità di deposito per diversi degli ETF ha dichiarato:
Ci siamo preparati a lungo per l’approvazione dell’ETF. I nostri sistemi sono stati disegnati e testati per gestire volumi aggiuntivi di trading, liquidità in aumento e in generale aumenti nella domanda dei nostri servizi.
Rimane comico per diversi l’impegno di JPMorgan. Il 6 dicembre scorso il CEO Jamie Dimon ebbe a dire davanti al Senato USA che al posto del governo avrebbe chiuso tutto. Ora invece percepirà laute commissioni per fare da AP a diversi degli ETF in approvazione.
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