Il 2023 è stato caratterizzato soprattutto nell’ultima parte, dalla crescita di Bitcoin. Attualmente, è quotato 44.000$ e si appresta ad affrontare nella seconda decade di Aprile il suo quarto halving. Questo è un evento programmato nel protocollo ogni 210.000 blocchi minati, e comporta il dimezzamento della ricompensa dei miner, che passerà dagli attuali 6.25 BTC a 3.125 BTC.
Durante gli halving precedenti, sappiamo che Bitcoin ha sempre avuto un determinato comportamento, caratterizzato dalla tendenza al rialzo e ingresso nelle cosiddette fasi di bull run.
Tuttavia, nonostante il clamore e l’attesa, dobbiamo sottolineare che nessuno può garantire che avrà gli stessi comportamenti visti in passato. Questa osservazione non intende piantare un chiodo nel cuore dei possessori di Bitcoin, ma fornire una prospettiva realistica sull’incertezza che sempre caratterizza i mercati.
Utilizzando le metriche fornite da Glassnode, passaimo ad analizzare una serie di dati on-chain per avere un quadro più chiaro.
Partendo da un principio base della microeconomia, ossia la legge della domanda e dell’offerta, si comprende come il prezzo di un bene o servizio sia influenzato dalle quantità disponibili di quel bene o servizio. In linea generale, quando l’offerta di un bene diventa scarsa, tanto più il prezzo tende a crescere. Questa dinamica, oltre ad avere implicazioni microeconomiche, si estende anche a livello macroeconomico, influenzando fattori come l’inflazione, cioè la crescita del prezzo.
Nell’immagine allegata rappresentiamo un setup operativo relativo all’offerta e all’estrazione di Bitcoin. La prima metrica che esaminiamo è la “Bitcoin: Issuance [BTC]” (linea arancione), la quale indica la quantità totale di nuovi BTC aggiunti alla supply circolante. La panoramica storica ci fa notare come nel tempo diminuisce a ogni halving.
Con la linea verde nel grafico rappresentiamo la “BTC Circulating Supply”, che attualmente ammonta a 19.580.906,25 di BTC, che come si può vedere tende sempre più ad appiattirsi con il passare del tempo.
L’ultima metrica è la “BTC: Adjusted Supply” (linea blu) che fornisce una stima più accurata di quanti Bitcoin dovrebbero essere in circolazione. Questo valore tiene conto della probabile perdita di alcuni Bitcoin, escludendoli dal conteggio totale.
Attualmente, si stima che il numero di BTC effettivamente disponibili e presenti sul mercato sia di circa 14.966.560. Questo dato ci fornisce un’idea più realistica della quantità di Bitcoin effettivamente accessibili per il trading e gli investimenti.
Pertanto, dando per assunto la validità delle stime elaborate da Glassnode, i BTC circolanti sono quasi del 25% inferiori rispetto a quelli previsti dal protocollo di Satoshi Nakamoto.
Il mercato e gli investitori oggi mostrano che credono fondamentalmente in una crescita del prezzo. Questa convinzione trova conferma nella metrica di Glassnode, “Total Supply Held by Long-Term Holders [BTC]”, che indica l’importo della supply circolante detenuta dagli Holder di lungo termine. Nella panoramica storica di Bitcoin, abbiamo evidenziato nel box blu l’incremento registrato nel corso del 2023.
Un modello diventato noto in ambito crypto, grazie a Plan B, è il stock-to-flow (S/F), che esisteva già sui mercati tradizionali. Glassnode fornice la relativa metrica “Bitcoin: Stock-to-Flow Deflection (S2F)” che misura la deviazione del prezzo corrente di BTC dal valore previsto dal modello (per un approfondimento rimandiamo alla nostra guida di Glassnode).
In breve, questa deviazione determina se Bitcoin è sopravvalutato o sottovalutato in relazione alla sua scarsità. Un valore S2F inferiore a 1 suggerisce che il prezzo corrente di Bitcoin è inferiore al valore previsto dal modello. Attualmente, con un valore S2F di 0,38, si suggerisce che ci sia potenziale per una crescita del prezzo di Bitcoin.
Alcuni analisti ritengono che la diminuzione delle ricompense di minng in BTC, avrà un impatto minimo sul prezzo. Personalmente, chi scrive predilige maggiormente le dinamiche storiche della legge della domanda e dell’offerta, attribuendo ancora importanza al processo di halving, sebbene sia improbabile assistere a impennate di prezzo simili a quelle osservate in passato.
Tuttavia, ci sono dinamiche che vanno oltre al meccanismo dell’halving e sono esogene all’ambito crypto, dipendendo ancora dall’economia tradizione. Il taglio dei tassi di sconto delle banche centrali con minor costo per gli investimenti avrà con alte probabilità un effetto positivo. Se invece tale riduzione dei tassi non dovesse avvenire, la fase di crescita di Bitcoin potrebbe incontrare maggiori difficoltà.
In aggiunta, le tensioni geopolitiche costituiscono un ulteriore fattore che può influenzare anche il mercato crypto. Queste tensioni possono generare incertezza e volatilità nei mercati finanziari globali. Ovviamente, non ci dimentichiamo della roulette della attesa per l’approvazione del primo ETF BTC Spot, che rappresenta il primo elemento significativo del 2024 già nella prima parte di Gennaio.
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