Comprare Bitcoin conviene. E a dirlo non siamo solo noi, pur con un orizzonte temporale esteso, quanto anche una banca “insospettabile”, che non negozia criptovalute né offre servizi specifici di crittografia alla propria clientela, ma che si è dimostrata particolarmente interessata nell’analizzare questo mercato nascente con discreta periodicità.
La banca in questione è JP Morgan, che nelle scorse ore ha dato alle stampe un’interessante nota con la quale ha affermato che, secondo l’analisi del valore intrinseco del Bitcoin, BTC sta attualmente negoziando il 25% meno di quello che sarebbe il prezzo intrinseco dopo l’halving. Il prezzo intrinseco che JP Morgan ha trovato è stato ricavato dal costo medio di “estrazione” di un BTC.
Sebbene gli analisti abbiano suggerito che non si possono ricavare segnali concreti dal fatto che la criptovaluta sia al di sotto del suo valore intrinseco, gli analisti ritengono che alla fine BTC tenderà al suo “reale valore” e… noi siamo tra questi!
Evidentemente, l’occasione non può che esserci gradita per ricordarti che se intendi comprare Bitcoin con un orizzonte temporale di medio lungo termine, ovvero per poterne fruire di un apprezzamento sostenibile nel tempo, e non speculativo di brevissimo periodo, il nostro suggerimento è quello di usare un exchange autorizzato come Coinbase (qui sul sito ufficiale).
I motivi del perché Coinbase sia così vantaggioso da usare… li abbiamo sviscerati completamente in questa recensione che ti consigliamo di leggere attentamente. Ti permetterà di scoprire perché usiamo Coinbase da anni, e perché anche tu potresti approfittare della qualità della sua piattaforma!
Bitcoin raggiungerà il suo valore intrinseco?
Tornando al focus della banca, secondo gli analisti di JP Morgan il valore intrinseco della Bitcoin si colloca intorno agli 11.500 dollari, e dunque ben sopra rispetto all’attuale prezzo di mercato.
A conferma di ciò, possiamo riportare alcuni stralci della nota della Blockchain Insights Santiment, che poco fa ha dichiarato come il Network Value to Transactions Ratio (NVT) di Bitcoin rimanga saldo, suggerendo così che i prezzi potrebbero presto riprendere a salire nonostante il recente calo.
“Nonostante il lieve -4,4% di BTC sia oggi in leggera flessione, il suo NVT sembra in buona salute, e il nostro modello sta mostrando un segnale semibullish. La quantità di token unici che vengono scambiati sulla rete Bitcoin è leggermente superiore alla media di maggio, a seconda di dove si trovano attualmente i livelli di prezzo“, ha scritto Santiment.
BlockTower Capital, un fondo d’investimento criptovalutario e su blockchain, ha poi fatto eco a questa considerazione, affermando che Bitcoin è rialzista, attribuendo tale convinzione a molteplici tendenze, come la crescente diffidenza nei confronti delle banche centrali, l’adozione delle tecnologie digitali da parte di molti operatori in questo contesto pandemico e le crescenti tensioni geopolitiche.
JP Morgan pensa a qualche servizio criptovalutario?
Con un così costante interesse da parte di JP Morgan nel settore criptovalutario, è lecito domandarsi se in realtà la banca d’affari stia anche pensando di proporre un nuovo servizio (sarebbe il primo) ai suoi clienti in materia di valute digitali e blockchain.
Ebbene, in tal senso c’è qualcosa di più di una semplice indiscrezione. Il Wall Street Journal ha ad esempio scritto che l’istituto di credito avrebbe stretto accordi con due importanti exchange, come Coinbase (sito ufficiale) e Gemini. Le due borse criptovalutarie avrebbero aperto dei conti presso JP Morgan, ed è facile immaginare che possa essere il primo passo per una sinergia più profonda…
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