La settimana che si aprirà lunedì 8 gennaio dovrebbe chiudere, una volta per tutte, la questione ETF Bitcoin Spot. C’è tuttavia un’altra questione della quale dovremo occuparci non appena si sarà portato a casa questo importante risultato per il mondo di BTC e degli investimenti finanziari su questo comparto.
È la questione che riguarda gli ETF Ethereum, diversi dei quali hanno già visto domande da parte dei principali gestori/sponsor al mondo, compresa BlackRock. La questione tornerà ad essere di grande importanza già dalla prossima settimana, perché una volta portato a casa questo risultato, i grandi gestori punteranno a completare il quadro esercitando ulteriori pressioni su SEC.
Ma ci sono possibilità concrete che si passi “subito” all’approvazione per l’ETF Ethereum? Qui ne discutiamo sul nostro canale Telegram ufficiale e in questo editoriale della domenica proveremo a fissare qualche punto necessario alla discussione.
Sì, si inizierà subito a parlare di ETF Ethereum
Ci sono tutta una serie di motivi che renderanno necessario l’immediata spinta agli ETF Ethereum spot che vorrebbero quotarsi negli Stati Uniti. In primo luogo abbiamo lo stesso cavallo di Troia utilizzato per l’approvazione degli ETF Bitcoin Spot, ovvero BlackRock. Tramite la sua iShares ha inviato richiesta di approvazione seguendo gli stessi canoni di quanto fatto con $BTC ed è parimenti in attesa di novità da parte di SEC.
Gli asset però sono molto diversi tra loro e ci sono diverse questioni che andranno discusse tra SEC e le controparti prima di passare ad un’approvazione.
- Ethereum è una security?
Non lo è mai stata fino ad oggi per CFTC – e neanche per SEC a dire il vero. Tuttavia, dal passaggio alla Proof of Stake sembra che ci siano diversi dalle parti dell’agenzia che vigila sui mercati finanziari USA pronti a contestarne la natura. È un problema? Potrebbe esserlo in futuro.
C’è tuttavia un aggiornamento sugli ETF di Bitcoin che abbiamo interpretato come segnale per i futuri ETF Ethereum: tra i rischi che il gestore è costretto a elencare è stato inserito anche quello di dichiarazione dell’asset come security. Dato che la questione non può riguardare Bitcoin, riteniamo che sia stata un’aggiunta per avere un template comune da utilizzare poi per tutti gli ETF a base crypto negli USA.
- C’è una fondazione dietro
C’è stato pre-mining e c’è chi ha un impatto importante sullo sviluppo di tutto l’ecosistema di Ethereum. È una questione certamente non di poco conto e che costringerà BlackRock e SEC a discussioni piuttosto approfondite. La situazione è certamente diversa da quella di Bitcoin, chiaramente più complicata ma dati i soggetti coinvolti abbiamo grande fiducia per evoluzioni positive.
Perché BlackRock e le altre ne hanno bisogno?
La questione interessa i grandi gestori non perché si ritiene che questi prodotti genereranno grandi commissioni, ma perché servono all’allargamento del listino di prodotti a tema crypto che offriranno.
Vuoi per regole interne di certi investitori, vuoi per mal comprese necessità di diversificazione, BlackRock ha bisogno di avere un altro prodotto da affiancare all’ETF Bitcoin Spot. E parte dei volumi che l’eventuale ETF Ethereum riuscirà a portare a casa, dipenderanno proprio dalla diversificazione di qualche operatore nell’allocazione su ETF Bitcoin e poi sugli altri.
Rimarrà poi da vedere se una volta superato l’ostacolo Ethereum ci saranno altri tentativi. Noi crediamo di sì, anche se è ancora prematuro per parlarne.
Nel 2023 ETH è rimasto all’ombra di BTC registrando un rendimento più basso. Da quest’anno ETH subirà aggiornamenti significativi che mireranno a migliorare la scalabilità e l’efficienza operativa. E’ probabile che ci sarà un’ulteriore evoluzione di ETH verso un ecosistema blockchain più scalabile ed efficiente ed è probabilmente anche per questo che BlackRock vorrà trovarsi pronto anche con i nuovi ETF Spot su ETH a partire da quest’anno.