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RESA GENSLER

BITCOIN ETF SPOT: Gensler continua campagna d’odio

Continua la campagna d'odio di Gary Gensler, che ha messo nero su bianco il perché del suo voto favorevole all'ETF Bitcoin Spot.

Il voto di Gary Gensler è stato decisivo. Abbiamo finalmente anche i dati delle votazioni interne a SEC riguardanti l’ETF Bitcoin Spot e sappiamo che dei 5 commissari, tre hanno votato a favore e due contro. Una situazione però che non è nata dal libero convincimento di Gary Gensler. Il capo di SEC infatti continua a nutrire degli importanti dubbi su Bitcoin e ha accompagnato il suo voto ad una lunga dichiarazione contro Bitcoin, che merita certamente di essere analizzata.

Il capo di SEC, per farla breve, ha ammesso di aver votato a favore soltanto perché costretto dalle corti che avevano dato ragione a Grayscale, ritenendo di fatto i motivi che avevano portato a 10 anni di rigetti degli ETF ancora valide.

Una situazione che la dice lunga su SEC, su Gary Gensler e sul ruolo di certe agenzie. Cose di cui parleremo anche sul nostro canale Telegram ufficiale, insieme a migliaia dei nostri lettori e alla nostra redazione.

Gary Gensler si sente preso per il collo: ecco perché ha votato a favore

Gary Gensler si è sentito preso per il collo. L’approvazione degli ETF Bitcoin Spot arrivata ieri è stata dettata, per il direttore di SEC, non per libera convinzione, ma perché costretto, di fatto.

Abbiamo davanti delle application molto simili a quelle che abbiamo rifiutato in passato. Le circostanze, tuttavia, sono cambiate. Le corti d’appello USA per il District of Columbia ritengono che la Commissione [SEC, NDR] abbia fallito nell’offrire spiegazioni del suo ragionamento nel rifiutare il listing e il trading di Grayscale. La corte ha dunque annullato l’ordine di rigetto contro Grayscale. Basandomi su questa decisione, ritengo che il percorso più sostenibile sia l’approvazione e il trading di questi ETP Bitcoin Spot.

E ha poi aggiunto che l’approvazione di oggi non deve essere confusa con l’approvazione per il resto del mondo crypto.

Ci saranno, aggiunge, anche dei lati positivi. Chi vorrà esposizione su Bitcoin, da oggi potrà ottenerla tramite prodotti che illustrano adeguatamente i rischi e che vengono scambiati su mercati regolamentati. E che tutto sarà ad un passo dalle indagini di SEC, nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto.

Togliersi un sassolino dalla scarpa

Più curioso è forse il messaggio di chiusura di Gary Gensler, che pur un tempo insegnava nella più prestigiosa delle università del mondo – per la tecnologia – il funzionamento di Bitcoin.

Nonostante siamo neutri sul merito, voglio sottolineare che i sottostanti degli ETP sulle commodities metalliche hanno utilizzi da parte dei consumatori e industriali, mentre in contrasto Bitcoin è uno asset speculativo e volatile che è anche utilizzato per attività illecite incluso il ransomware, il riciclaggio di denaro, l’evasione di sanzioni e il finanziamento del terrorismo.

Nonostante abbiamo approvato il listing e il trading di certi ETP Bitcoin Spot oggi, non approviamo né sosteniamo BItcoin. Gli investitori dovrebbero rimanere cauti riguardo la miriade di rischi associati con Bitcoin e i prodotti il cui valore è legato alle crypto.

Un messaggio molto duro, che forse Bitcoin non meritava. E che la dice lunga, almeno a nostro avviso, su quanto la politica abbia preso possesso di un’agenzia nata per la difesa dei consumatori e degli investitori.

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francesco
francesco
9 mesi fa

non si smentisce mai il terrorista… fa niente, è ancora piu bello sapendo che sta rosicando alla grande…

Christian
Christian
9 mesi fa

Perché invece il dollaro non è mai stato usato per riciclaggio, finanziamento di gruppi terroristici e via discorrendo vero?

Ettore
Ettore
9 mesi fa

gensler ignora l’antico, saggio, adagio, che recita: “quando un nemico te lo mette nel Q. non muoverti: potrebbe godere!”