La prima giornata di trading degli ETF Bitcoin Spot negli Stati Uniti è stata di quelle importanti, storiche, che però hanno lasciato l’amaro in bocca a chi pensava di potersi arricchire in poche ore. Le cose non stanno così – e dall’analisi dei dati di trading di ieri emergerà ancora più chiaramente cosa sta succedendo in realtà.
Ne approfittiamo, non ce ne vogliano i nostri affezionati lettori, per toglierci qualche sassolino dalla scarpa: chi aveva parlato di candele Omega, di candele in grado di portare $BTC in pochi minuti di trading, o fosse anche in un’intera giornata, sopra i 100.000$, dovrebbe forse scusarsi. E dovrebbe farlo soprattutto se estremamente popolare sui social network.
Detto questo, la questione ETF va avanti, ha già offerto un bel nucleo di novità e di dati interessanti e sarà oggetto anche di discussioni in questa ultima giornata di trading prima del weekend sul nostro canale Telegram – dove seguiremo anche per oggi le operazioni sulle borse USA che, dall’11 gennaio, ospitano anche 11 diversi veicoli con Bitcoin come sottostante.
Tanti piccoli, piccolissimi: mancano ancora i pesci grossi sull’ETF Bitcoin Spot
È stata una giornata storica tanto per Bitcoin quanto per le borse americane. 11 diversi ETF con Bitcoin veri in portafoglio hanno iniziato le attività di trading e complessivamente hanno fatto registrare volumi che non si erano mai visti prima, anche in borse così importanti.
- I volumi
Eric Balchunas di Bloomberg ha raccolto i dati della prima giornata di trading per ciascun prodotto che è stato scambiato da ieri in borsa.
TICKER | VOLUME IN MILIONI DI DOLLARI | NUMERO SCAMBI | Media $ per scambio |
---|---|---|---|
GBTC | 2.093,8$ | 246.340 | 8.499$ |
IBIT | 1.009,2$ | 174.720 | 5.774$ |
FBTC | 673,7 | 151.128 | 4.453$ |
ARKB | 275,6 | 62.920 | 4.380$ |
BITB | 120,3 | 33.945 | 3.534$ |
BTCO | 44,6 | 10.908 | 4.088$ |
HODL | 24,8 | 7.701 | 3.220$ |
BRRR | 9 | 7.310 | 1.231$ |
DEFI | 4,2 | 2.227 | 1.885$ |
Partendo dal fatto che dovremo guardare a questi dati con l’ufficialità e possibilmente tra qualche giorno, emergono diverse questioni interessanti.
Il re della giornata è stato Grayscale: quello che era un trust le cui quote non potevano essere convertite in Bitcoin e che ora che si è trasformato in ETF (convertibile) ha visto dei grossi outflow. Questo anche alla luce del fatto che Grayscale continua a chiedere somme molto elevate in termini di commissioni di gestione: 1,5% mentre gli altri sono già intorno a 0,20%.
Secondo punto interessante: i grandi sono alle porte. Vi avevamo già preannunciato che ci sarebbe voluto del tempo, che i promotori dei gestori li avrebbero dovuti lavorare ai fianchi e dunque di portare un po’ di pazienza.
È stata una giornata di trade principalmente occupata dai piccoli – le medie parlano chiaro – e questo nonostante alcune grandi banche abbiano boicottato il prodotto. Vanguard ha infatti confermato che non offrirà ai propri clienti accesso a nessuno degli ETF Bitcoin, così come altri intermediari minori.
Bitcoin, il grande separatore
Bitcoin continua a essere uno strumento di separazione. Da una parte 11 gestori che hanno iniziato ad offrirlo, per quanto incapsulato in uno strumento finanziario. Dall’altro vecchi intermediari che continuano a fargli la guerra, dopo aver venduto spazzatura ben più volatile di Bitcoin fino a ieri e ancora oggi.
Bitcoin continua a separare anche chi lo ha, almeno a grandi linee capito, da chi continua a operarvi sopra come se fosse un gratta e vinci. Non è così, non lo sarà più (ammesso che lo sia mai stato in passato).
E gli sconsolati di questa prima giornata di trading dovranno farsene una ragione, portando possibilmente per loro pazienza, perché questi strumenti hanno effettivamente cambiato il mondo finanziario intorno a Bitcoin. E presto passeranno all’incasso.
Come al solito sul pezzo :)))))))
Il primo passo è stato fatto ed è questo che importa ed ora si parte da qui. Purtroppo c’è molta ignoranza e disinformazione finanziaria e molti pensano ai sodi facili. La quantità di indirizzi BTC in profitto è di circa il 95% e ciò potrebbe portare ad un surriscaldamento del mercato e a una crescente pressione di vendita per cui aspettiamoci momenti temporanei di volatilità. Possiamo dire che il vero mercato di BTC ufficialmente è iniziato oggi e ci dobbiamo approcciare con l’ottica dell’investitore e non dello scommettitore, chi pensa di arricchirsi velocemente pensa solo alle scommesse anche se in un mercato così giovane tutto può succedere. Per quel che riguarda Vanguard ha dei prodotti eccellenti su cui investo da molti anni ed è probabile che la decisione presa è dovuta a delle questioni di politica interna al gruppo e non escludo che in futuro riveda la sua posizione anche se qualcosa già offriva in passato e per questo penso che i dirigenti stiano discutendo a tal proposito. Purtroppo John Bogle non c’è più e sicuramente lui avrebbe fatto la scelta giusta.