L’indice Crypto Fear & Greed, quello che prova a misurare in modo automatico il sentiment degli operatori di mercato è tornato in territorio neutrale, dopo aver puntato per un tempo piuttosto lungo su greed, ovvero appunto su avidità. Si tratta di una fase di mercati dunque neutrale, secondo questo indicatore, che vede almeno parte della FOMO finalmente sparire.
A contribuire a questa correzione per il mondo crypto c’è stato l’andamento non esattamente brillante dopo il lancio dell’ETF, una correzione di prezzo che ha gettato nello sconforto a grandi linee i nuovi arrivati che credevano di poter chiudere grossi affari nel giro di pochi giorni.
Non è stato così – e ne stiamo discutendo anche sul nostro canale Telegram e ora arriva anche questo indice a confermare il ritorno su atteggiamenti mentali più consoni, o comunque meno spinti verso quella convinzione che tutto debba andare sempre su. Ma cosa vuol dire questo indice? Ed è davvero così importante?
L’indice della paura e dell’avidità torna su livelli più neutri
L’indice è di quelli che piacciono molto tanto alle testate quanto ai lettori in quanto sono in grado di riassumere in modo piuttosto semplice quale sia l’atteggiamento degli operatori di mercato.
Si chiama Fear & Greed Index e utilizza diversi fattori per computare un indice sintetico da 0 a 100, con 0 che indica la massima paura e 100 la massima avidità.
Siamo passati nel grido di una settimana da 71 a 52, segnale inequivocabile del fatto che si sia tornati tutti a più miti consigli dopo la correzione successiva al lancio degli ETF sulle piazze americane.
Lancio degli ETF che ha visto Bitcoin toccare i 49.000$ e poi tornate verso i 42.000$, correggendo così da una corsa molto importante partita durante la scorsa estate. Correzione che appunto ha avuto un effetto anche sullo stato d’animo degli investitori, così come testimoniato appunto dall’indice di cui sopra.
Che tipo di significato ha l’indice?
In realtà, storicamente, si tratta di un impatto assai misero per quanto riguarda l’impatto sul mercato. Si tratta di un indice che tende a essere in ritardo rispetto a quelli che sono i movimenti di mercato.
Possiamo pertanto considerarlo come una sorte di fotografia dell’atteggiamento dei mercati, atteggiamento che con ogni probabilità rimarrà stazionario, oggi che le borse USA sono chiuse e che ci attende una sessione pomeridiana dai volumi piuttosto bassi.
Non è necessariamente un brutto segnale: dopo il grande entusiasmo maturato intorno al mercato crypto – e dopo una corsa che ha fatto incassare parecchio a chi è entrato per tempo, un periodo di relax per tirare il fiato non è solo dovuto, ma anche piuttosto salutare.