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BINANCE CONTRATTACCO

Crypto processi: Binance chiederà annullamento causa contro SEC

Binance pronta al contrattacco. Lunedì chiederà al giudice di chiudere la causa contro SEC.

Gli avvocati di Binance ci proveranno già da lunedì. Secondo le ultime informazioni arrivate da uno dei due casi dell’anno, Binance v. SEC, lunedì prossimo, nel corso dell’udienza pubblica, l’exchange fondato da CZ chiederà al giudice di chiudere immediatamente il procedimento legale, in quanto si potrebbe ritenere Binance in violazione delle leggi sui contratti d’investimento soltanto, citiamo 1:1 dall’inglese, con un’interpretazione che tortura suddette leggi.

Una presa di posizione forte, che però fa il paio con quella degli avvocati di Coinbase, anche questi trascinati davanti alle corti per violazioni di medesima gravità, impatto e qualità. In campo non c’è soltanto la possibilità di Binance di liberarsi dall’ultima causa, questa civile, negli USA, ma anche la definizione dei poteri che la legge effettivamente attribuisce a SEC, agenzia governativa che sta cercando di occupare lo spazio crypto rendendolo analogo a quello dei titoli finanziari scambiati pressi i mercati regolamentati.

Una lotta che è stata già tra le più importanti del 2023 e che presto entrerà nel vivo. Si tratta inoltre dell’ultimo problema legale che Binance dovrà affrontare negli USA, dopo aver chiuso quelli con il Dipartimento di Giustizia e CFTC con una multa miliardaria.

SEC non può esercitare questi poteri sul mondo crypto

Sarà questo quanto cercheranno di affermare in tribunale gli avvocati di Binance, limitando così le rivendicazioni di SEC a normare il settore crypto, settore che non gli è stato attribuito dal Congresso, ma piuttosto da un’interpretazione delle leggi vigenti ritenuta dai player del settore e anche da una buona parte del Congresso eccessivamente a favore dell’agenzia stessa.

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La causa SEC v. Binance è in realtà però anche altro: viene contestata anche la frode al fondatore e ex-CEO, nonché di aver mentito ai clienti in diverse circostanze. Questione che è però meno importante dell’accusa principale, che è quella di aver offerto security, così in USA vengono chiamati i contratti di investimento, senza registrarsi come broker.

Tutto poggia chiaramente sul fatto che le criptovalute – quelle citate da SEC nella denuncia – siano a loro volta delle security, punto di grande incertezza secondo il diritto statunitense, dato che ad esempio Ripple è riuscita, almeno in parte, a svincolarsi da questa categorizzazione.

Il curioso editoriale di Bloomberg

Per la carriera di Gary Gensler siamo ad un punto di svolta. Nonostante abbia ampio appoggio politico da parte dei democratici, il commissario di SEC si trova sotto il fuoco di fila dei repubblicani, che lo vedono come rappresentante più cristallino dello stato amministrativo, locuzione con la quale si indica una certa forma di stato dove le agenzie governative sono di fatto al di sopra della legge, o che comunque hanno attribuzioni diverse da quelle del semplice cittadino, anche in tribunale.

La carriera di Gensler, nel caso di vittoria repubblicana alla Casa Bianca, terminerà qui. E anche nel caso in cui dovesse arrivare a fine mandato con una vittoria democratica, difficilmente riuscirà a raggiungere quello che, secondo le malelingue, è la sua malcelata aspirazione finale: diventare segretario del Tesoro.

Pesano anche le sconfitte, dice Bloomberg, in alcuni casi legati al mondo crypto, compresa quella nella battaglia per negare gli ETF Bitcoin Spot.

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