I tassi di interesse saranno il grande tema economico e finanziario del 2024. Dopo che il 2023 ha fatto registrare, nella maggioranza delle economie sviluppate, rialzi dei tassi rapidi e importanti per quantità, tra poche settimane si dovrà iniziare a tagliare. C’è però la massima incertezza. Anzi, ci sono più incertezze delle quali si dovrà tenere conto se si vuole investire correttamente su tutti i principali comparti, compreso quello delle crypto.
Ci sono diverse questioni – e se non ne sei esperto puoi sempre venire a discuterne sul nostro Canale Telegram – che vanno considerate, a partire dal quando, dal come, dal quanto e dal tipo di impatto che decisioni di questo tipo potrebbero avere sul mercato di Bitcoin e delle criptovalute.
Partiremo, dalla nostra analisi, sempre e comunque dai dati. Da quello che abbiamo disponibile oggi e da quanto ci aspettiamo che accada in futuro, anche tenendo conto di quanto avvenuto, in circostanze simili, in passato.
Bitcoin e crypto alla prova dei tassi
Bitcoin e criptovalute dipenderanno dal taglio dei tassi che i mercati non solo si aspettano, ma che hanno già prezzato? La questione è più complessa di come l’hanno raccontata in tanti sui social e ci sarà occasione, in questo approfondimento, di valutare cosa c’è effettivamente sul tavolo.
- Prima questione: cosa si aspettano i mercati
Analizzeremo principalmente la situazione degli Stati Uniti, dato che è la più rilevante e dato che è quanto muoverà principalmente i mercati. L’UE con ogni probabilità giocherà d’attesa e di rimbalzo con le decisioni di Washington e comunque ha un impatto storicamente poco importante sul comparto crypto e più in generale sui mercati finanziari.
Il grafico che abbiamo riportato sopra vede i mercati, al 50%, puntare su tagli dello 0,25% da parte di Federal Reserve già per la riunione del 20 marzo 2024. La percentuale poi sale a quasi il 90% per tagli tra lo 0,25% e lo 0,50% per entro la riunione di maggio. In altre parole: i mercati si aspettano al 50% un taglio già per la riunione di marzo e circa la metà si aspetta un taglio complessivo nelle riunioni di marzo e maggio di mezzo punto percentuale.
NB: sono aspettative dei mercati. Federal Reserve non ha promesso alcun taglio per q quegli appuntamenti e continua ad affermare che le decisioni saranno prese riunione per riunione.
- Seconda questione: che tipo di reazione avranno i mercati?
I mercati non reagiscono soltanto alle decisioni, ma anche alle aspettative che si sono formate. Se dovessimo considerare i mercati in grado di prezzare con buona precisione gli eventi futuri (questione certamente discutibile), allora potremmo affermare che nel caso di tagli per 2 volte da 25 punti base (2 x 0,25%) si potrebbe avere la migliore reazione dei mercati di rischio. Sì, all’interno dei mercati di rischio includiamo anche Bitcoin e crypto.
- Terza questione: Bitcoin ha avuto una buona performance anche durante il periodo di tassi alti
Ed è la più complessa delle questioni della nostra analisi. Bitcoin e crypto (e anche il mercato azionario, a dirla tutta) hanno avuto delle buone performance per tutto il 2023. In parte hanno giocato a favore delle quotazioni l’arrivo degli ETF Bitcoin. Dall’altro gli effetti delle politiche monetarie tendono da sempre a trasmettersi con una certa lentezza ai mercati. Questo vuol dire che l’effetto di politiche monetarie restrittive non si è ancora sviluppato nella sua interezza.
Sicuri che i tassi conteranno così tanto?
In realtà – e qui forse andiamo controcorrente – la lettura semplicistica che prende i tassi come futuro misurino di Bitcoin non ci convince. Prendendo per buona la lettura di un Bitcoin come asset di rischio, ci sarà da valutare più la motivazione dei tagli che l’intensità degli stessi.
Se i tassi dovessero arrivare perché la recessione negli USA è ormai fatto concreto e c’è bisogno di stimolare l’economia, le cose sarebbero ben peggiori per tutti i mercati di rischio. Se invece i tassi dovessero abbassarsi dolcemente in un gioco di equilibri comunque governato da Fed nel modo giusto (e ottenendo un atterraggio morbido per l’economia), ci sarebbero implicazioni più positive.
Siamo tra quelli che ritengono che il contesto macro, per un asset che si è fatto ormai maturo come Bitcoin (e come le crypto stile Ethereum, che ormai hanno un certo rilievo anche in termini di capitalizzazione), sono importanti.
E continueremo a monitorare la situazione. Possiamo però parlare oggi solo dei numeri immortalati nelle aspettative di cui sopra. Aspettative che sono maturate tramite investimenti concreti e dunque da parte di persone che non ci stanno solo mettendo la faccia, ma anche denaro.