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Comincia la guerra delle pubblicità per gli ETF Bitcoin Spot negli USA. Oggi è il primo giorno della riapertura – negli States – alle pubblicità a tema BTC e crypto negli USA e tre dei più importanti gestori che hanno quotato degli ETF su Bitcoin hanno già preso d’assalto gli spazi messi a disposizione dalla grande G.
Sono BlackRock / iShares, Franklin Templeton e VanEck ad aver già inondato di pubblicità la clientela USA che cercherà informazioni sugli ETF, in una lotta all’ultimo dollaro investito che sarà definitoria per questa categoria di prodotti.
Una guerra che per qualche gestore – dato quanto è affollato il mercato e quanto potrebbe diventarlo più avanti – che sarà esistenziale per qualcuno dei gestori, tra quelli che stanno raccogliendo meno capitali – cosa che non è il caso per almeno uno dei tre che si sta già facendo pubblicità anche su Google.
Parte la guerra delle pubblicità, anche su Google
Parte la guerra tra i grandi player che hanno proposto un ETF Bitcoin Spot negli Stati Uniti. Secondo quanto è stato raccolto dal nostro direttore Alessio Ippolito – screen allegati – sono già online le pubblicità degli ETF per almeno tre dei gestori. Nell’ordine si tratta di BlackRock con iShares, di VanEck e Franklin Templeton. Le pubblicità riportano direttamente ai prospetti informativi dei singoli prodotti.
Tutto questo nella giornata che ha visto Google tornare a aprire a questo tipo di pubblicità, cosa che non è stata sempre possibile nella vita di big G, anche a causa di qualche abuso dai soliti truffatori.
Non hanno dunque aspettato granché almeno tre dei gestori, nell’attesa che arrivino – cosa altamente probabile – anche gli altri.
Come avevamo già discusso sul nostro canale Telegram – si tratterà di una guerra all’ultimo sangue per accaparrarsi i capitali dei clienti, in una situazione altamente competitiva e che potrebbe vedere arrivare altri gestori in seconda battuta.
Continua però l’ostracismo da parte di diversi intermediari
Nonostante i prodotti di cui sopra abbiano già fatto registrare una domanda importante, continua l’ostracismo da parte di diversi intermediari. Su tutti Vanguard, che tramite la sua piattaforma ha deciso di non offrire nessuno dei prodotti legati a Bitcoin.
Una questione spinosa però forse più per Vanguard che per i clienti, che se interessati a Bitcoin hanno dato prova della volontà di trasferire i loro asset da questo gestore.
Vi terremo aggiornati, qui e sui nostri social, sulle prossime mosse pubblicitarie dei gestori, in una giornata che ha visto anche Bitcoin tornare in quota 43.000$.