La sessione statunitense di trading ha visto Bitcoin tornare con una certa convinzione sopra quota 43.000$, quota che nessuno si sarebbe immaginato in particolare tenendo conto delle notizie macro che sono arrivate dagli USA. Il mercato del lavoro è infatti ancora in un ottimo stato di salute e questo – lo spiegheremo nel corso di questo approfondimento – non è esattamente quanto piace a chi crede che il destino di Bitcoin dipenda da un ritorno dei tassi in territorio più abbordabile.
Le notizie che arrivano dal mondo macro sono chiare: per marzo non ci sarà spazio per un taglio dei tassi, a meno che non ci saranno dati da qui a 7 settimane che segnalino sia una riduzione consistente dell’inflazione, sia un mercato del lavoro certamente meno in forma di quanto si è dimostrato essere oggi.
È stata una giornata particolare per le borse USA – per quanto non abbiano ancora chiuso, con tutti o quasi i maggiori indici che guadagnano (complice anche la straordinaria corsa di Meta). Una situazione che puoi venire comunque a approfondire sul nostro Canale Telegram, dove riceverai notizie in anteprima mondiale e dove potrai discutere con i nostri specialisti e anche con i nostri lettori.
Un pomeriggio di difficile interpretazione almeno per chi si ferma agli aspetti più superficiali dei dati. Procediamo con ordine: sono arrivati dati dal mercato del lavoro che tutti hanno interpretato come uno stato di forza relativa importante da parte di questo settore. Cosa interessa a Bitcoin? Ci arriveremo tra poco.
Un mercato del lavoro così forte è certamente in contrasto con le speranze di chi sognava tagli dei tassi già a marzo. Un mercato del lavoro forte rende infatti meno pressante il ritorno su tassi più bassi, con Fed che preferirà rimanere in territorio restrittivo un po’ più a lungo.
Nonostante la permanenza dei tassi in alto sia considerata da molti una iattura incredibile per Bitcoin, questo in realtà non se ne interessa granché e piazza una buona performance, per quanto in range e trascinandosi dietro una buona parte del settore alt.
Tutto questo mentre continua un buon parallelo con la borsa USA: tutti i principali indici sono infatti in verde, a partire dal NASDAQ che è stato trascinato dalle ottime performance di Meta.
Situazione difficile da leggere: delle due l’una – o Bitcoin sta cavalcando semplicemente un giorno di euforia sulle borse USA, oppure un rinvio dei tagli ai tassi non è cosa poi così preoccupante per BTC. Difficile prendere una posizione per ora, dato che Bitcoin era stato punito soltanto 2 giorni fa proprio da un Jerome Powell più falco del previsto.
Spezzeremo una lancia a favore di Federal Reserve: dobbiamo dare ragione a Jerome Powell quando descrive la situazione attuale come mai vista prima e come ancora piuttosto confusa. Le decisioni saranno prese meeting per meeting, e nel frattempo Bitcoin, da asset adulto quale sta dimostrando di essere diventato, non sembra preoccuparsene granché.
Anche per questa giornata, tuttavia, vale la pena di ricordare che i pessimisti che lo avrebbero visto di nuovo intorno ai 40.000$ e magari sotto non solo sono stati smentiti, ma sono tornati a casa con le proverbiali pive nel sacco.
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