Anche Ethereum (ETH) ha avuto un inizio d’anno contrasto, con una prima fase in rialzo e un massimo a 2.720$, per poi correggere e chiudere Gennaio praticamente invariato. Attualmente, quota contro dollaro americano 2.290$ e ha chiuso la settimana in positivo del 1,50%.
In questo scenario, Ethereum sta registrando una crescita del suo network come si può constatare a livello di dati on-chain. Questa incremento è stato indotto dalla crescita del prezzo, che genera sempre maggiore interesse verso gli asset crypto.
Tramite Glassnode, notiamo un incremento costante, negli ultimi mesi, della metrica “Number of New Addresses” come si può osservare neall’immagine allegata, con una panoramica degli ultimi sei mesi.
La stessa situazione la si può riscontrare anche osservando la metrica “Ethereum: Number of Active Addresses” (linea blu). Allo stato attuale, mediamente interagiscono sulla blockchain di Ethereum 480.857 indirizzi univoci quotidianamente, con un trend sempre in costante crescita.
A questa metrica abbiamo accompagnato anche gli “Ethereum: Number of Addresses with a Non-Zero Balance” (linea gialla), che mostra anche essa una crescita continua. Ad oggi, sono 113.824.242 indirizzi hanno in deposito una quota di ETH. Da inizio dell’anno, il numero di questi indirizzi è aumentato di oltre 2 milioni, registrando un incremento del 10,20%.
Questo scenario viene ulteriormente confermato dall’andamento del “Transaction Count“. Osservando questo dato, a partire da metà Ottobre, quando è iniziata la leg up del prezzo di Ethereum, il numero delle sue transazioni ha registrato un aumento costante, superando ampiamente il milione al giorno.
La situazione descritta offre un’istantanea di quanto accaduto negli ultimi mesi. Il fatto che i dati on-chain confermino i movimenti del prezzo rappresenta un buon segnale, considerando che in passato ciò non si è sempre verificato. Tuttavia, se ci addentriamo nel dettaglio delle transazioni abbiamo osservato di recente, che la blockchain di Ethereum sta perdendo quote di mercato a favore di altre blockchain nell’ambito del settore degli NFT e della DeFi. Questa tendenza è evidenziata nell’articolo: Analisi on-chain: Ethereum calo su NFT e DeFi | Cresce ancora lo staking.
Tuttavia, va specificato che Ehereum mantiene la Total Value Locked (TVL) più alta tra tutte le piattaforme DeFi. Al momento, la sua TVL ammonta a circa 32 miliardi di dollari.
Un’altra costante che si rileva dai dati on-chain , è il crescente interesse per lo staking di ETH da quando l’aggiornamento Shapella è stato reso operativo lo scorso Aprile 2023.
Tramite la metrica di Glassonde, “Ethereum: ETH 2.0 Total Value Staked [ETH]” (linea arancione), possiamo osservare come il valore totale di ETH che è stato depositato o “staked” continui a raggiungere nuovi record. Attualmente, vi sono 37.804 milioni di ETH impiegati nei servizi di staking, cifra che rappresenta circa il 31% della supply circolante di Ethereum.
È interessante osservare che i servizi di staking stanno registrando una crescita, nonostante un significativo calo dei rendimenti dello staking. Al momento della stesura di questo articolo, il rendimento finanziario annuale per validatore è stato del 3,34%, in netto calo rispetto al 4,28% registrato al momento del lanciato l’aggiornamento Shapella.
Attraverso la metrica “Ethereum: Estimated Annual Issuance ROI per validator” di Glassnode, è possibile monitorare il ritorno sull’investimento (Return on Investment, ROI) annuale stimato per ciascun validatore della rete Ethereum.
Osservando questo il grafico allegato, si può per valutare il potenziale guadagno derivante dall’attività di staking, che mostra una costante discesa. Tuttavia, questa tendenza non sta dissuadendo i detentori di ETH dal scegliere di partecipare allo staking.
Come evidenziato in precedenza, la quota di ETH staked ha raggiunto oltre il 30%, una crescita che potrebbe contribuire a ridurre la volatilità del prezzo.
Inoltre, il continuo esodo di ETH depositati sugli exchange, riflette una tendenza all’accumulo. L’uscita dagli exchange suggerisce minor intenzione da parte dei detentori di essere propensi alla vendita delle loro posizioni.
Con la metrica “Ethereum: Net Transfer Volume from/to Exchanges [ETH] – All Exchanges” possiamo monitorare questa tendenza. Nei primi tre giorni di Febbraio, quasi 150 milioni di ETH hanno abbandoanto gli exchange segnalando una chiara tendenza all’accumulo e potenzialmente influenzando la liquidità e la volatilità del mercato.
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