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Bitcoin: MicroStrategy ne ha 190.000 | Ci sono davvero RISCHI?

C'è da preoccuparsi per l'enorme quantità di Bitcoin accumulati da MicroStrategy?

Con il suo ultimo acquisto di Bitcoin, comunicato ieri ma effettuato a piccole dosi durante il mese di gennaio 2024, MicroStrategy ha raggiunto quota 190.000 BTC in cassa. C’è chi si rallegra, chi si preoccupa, chi crede che ora MicroStrategy abbia troppo potere all’interno del mercato di Bitcoin.

La questione è certamente importante ed è per questo che cercheremo, con questo articolo, di mettere in prospettiva cosa voglia dire una quantità di Bitcoin così importante nelle mani di una società per azioni, che tra le altre cose può fallire e dunque scaricare a mercato (anche se non come credono i più pessimisti) tali Bitcoin.

La questione è emersa poco fa sul nostro Canale Telegram, nel quale ti invitiamo a entrare anche per interagire con la nostra redazione e chiedere delucidazioni su temi complessi. È così che è nata la richiesta di chiarimento che anima questo articolo.

MicroStrategy: quanti Bitcoin e quali sono i rischi

MicroStrategy ha, ad oggi, 190.000 Bitcoin. È una somma importante, di poco inferiore all’1% del circolante totale. È una somma che spaventa, perché in capo a una sola azienda. Ed è una somma che spaventa anche perché c’è chi teme conseguenze amare nel caso di fallimento della società.

Dobbiamo però fare un passo in più per capire in primo luogo l’effettiva consistenza di tali dotazioni in Bitcoin, dall’altro per capire cosa potrebbe succedere nel caso (per noi di scuola e praticamente impossibile) di fallimento di MicroStrategy.

  • MicroStrategy ha comprato, talvolta a debito talvolta no

Una parte dei Bitcoin accumulati da MicroStrategy è stata ottenuta a debito. Si sono ottenuti dei prestiti collateralizzando i Bitcoin già in cassa. Mentre in molti credevano però che a causa di tali acquisti MicroStrategy sarebbe stata liquidata su soglie di prezzo relativamente alte, in realtà siamo tra i 3.000$ e i 4.000$.

In modo più semplice: prima che arrivino le liquidazioni automatiche per alcuni di questi prestiti con Bitcoin come collaterale, Bitcoin dovrebbe toccare livelli di prezzo estremamente più bassi di quelli di adesso.

Questa vicenda ciclicamente torna sui social, con numeri strampalati. I conti li abbiamo fatti anche noi e coincidono con quelli fatti da MicroStrategy tempo fa. Siamo sotto i 4.000$ – e di parecchio – per una liquidazione automatica.

  • Sono tanti?

Sì, sono tanti. Ad oggi valgono più di 8 miliardi di dollari. Sono praticamente l’1% o poco meno del totale dei Bitcoin mai emessi. E se fossero venduti tutti in un colpo probabilmente svuoterebbero le posizioni di acquisto.

Se fossero venduti tutti in un colpo sarebbe un problema. Il punto è che la vendita tutta in un colpo è praticamente impossibile per tutta una serie di questioni.

  • MicroStrategy vorrebbe comunque massimizzare il valore della sua uscita

E vendere in un solo colpo tutti quei Bitcoin vorrebbe dire svalutare enormemente il proprio patrimonio. Non lo faranno. Anche quando acquistano -e ne abbiamo le prove – spalmano gli acquisti in un lasso temporale sufficientemente ampio da non causare grossi movimenti di prezzo sul breve. Questo per massimizzare il valore dei dollari con i quali acquistano i Bitcoin che hanno in mente di acquistare.

In caso di vendita, sarebbe la stessa identica cosa. Anche in caso di liquidazione totale, si procederebbe dal lato di MicroStrategy in modo piuttosto lento.

Il problema, nel caso in cui Saylor dovesse iniziare a vendere, sarebbe l’effetto annuncio. In molti riterrebbero di dover vendere, presi dal panico, perché uno dei detentori più importanti ha deciso di abbandonare la barca.

E se MicroStrategy fallisse?

Per quanto sia difficile immaginare uno scenario del genere, con un’azienda che ha riserve di liquidità importanti e dei buoni dati finanziari, immaginiamo in breve anche questo caso. MicroStrategy annuncia il fallimento, per una società di quelle dimensioni si apre il Chapter 11, e il tribunale consolida gli asset da liquidare poi per soddisfare i creditori.

Il caso FTX dovrebbe aver insegnato parecchio, anche a chi non bazzica i tribunali USA. Ci vuole del tempo, e ci vogliono compratori. E ci vogliono anche vendite dilazionate nel tempo per evitare che l’asset in questione perda eccessivamente di valore. Anche in quel caso, dunque, una liquidazione di 190.000 Bitcoin in pochi minuti, o in pochi giorni, è assolutamente fuori discussione.

Quindi, per quanto ci siano delle legittime preoccupazioni per chi ha investito in Bitcoin e vede MicroStrategy continuare a accumulare somme importanti, molto di quanto si legge in giro è – per il momento – privo di fondamento.

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Tanino
Tanino
8 mesi fa

M.saylor ha detto che secondo lui entro fine 2024/2025 il btc arriverà a circa 350.000. Perché dovrebbe vendere ora con stime cosi ottimistiche, dette da una società che si occupa di strategia.

Ettore
Ettore
8 mesi fa

C’é anche un’ipotesi puamente speculativa: che una mole enorme di bitcoin microstrately la venda non per necessitá, ma per precisa “strategia da orso”!

Crollato il prezzo, ed innescato il panic selling, ricompra tutto il pacchetto, ed anche oltre, ad una quotazione piú bassa. Operazioni del genere, in borsa, sono vietate. Ma, sugli exchange: no!

franco
franco
8 mesi fa

l’etf greyscale in pochi giorni ha venduto 150.000 BTC
e non è crollato niente