Il prezzo del Bitcoin ha chiuso una settimana all’insegna del rialzo, con una candela weekly a +13%. Per la prima volta, dopo un mese, BTC ha superato nuovamente la soglia dei 45.000$ suscitando ottimismo tra investitori e trader. Questa tendenza positiva è stata spinta dagli ottimi dati relativi alla raccolta degli ETF BTC Spot, che confermano l’importanza di questo strumento tanto atteso.
Bitcoin scalda i motori in vista dell’halving
In questo scenario, è importante ricordare che l’halving di Bitcoin è in arrivo. Questo evento, programmato nel protocollo Bitcoin, si verifica circa ogni quattro anni, e comporta la riduzione delle metà della ricompense per il mining di un nuovo blocchi.
Al prossimo halving, la ricompensa passerà dagli attuali 6,25 a 3,125 BTC per blocco prodotto, un cambiamento significativo che potrebbe avere un impatto notevole sull’offerta di Bitcoin e sul suo prezzo.
L’attesa per l’halving di Bitcoin, previsto per il 18 Aprile 2024, è palpabile, con soli 65 giorni che ci separano dall’evento. Questo fenomeno è visto come un’opportunità potenziale per chi cerca di capitalizzare sui movimenti di prezzo post-halving, soprattutto sulla base dei suoi movimenti passati.
Dati on-chain e halving
Osservando i dati on-chain di bitcoin partiamo dalla metrica “Bitcoin: Number of Days Until Halving” che scandisce quanti giorni mancano a questo evento, che ad oggi segna -65 giorni all’halving, previsto al momento per il 18 Aprile 2024.
L’halving, nella breve storia del bitcoin, è stato caratterizzato da una forte crescita nei mesi successivi alla sua avvenuta. Questo pattern ricorrente suscita l’interesse di trader, analisti, investitori e speculatori, che vedono nell’halving un’opportunità di mercato.
Cosa è successo nei precedenti halving visto in metriche
Utilizzando un’altra metrica elaborata da Glassnode, il “Bitcoin: Bull and Bear Market Durations – Halving” possiamo osservare proprio cosa è avvenuto negli halving passati a livello di crescita del prezzo di BTC.
Nel grafico, gli eventi degli halving passati sono rappresentati da barre verticali. Mentre con le aree colorate in grigio nella parte inferiore del grafico evidenziano i periodi di crescita del prezzo di BTC, con altezze proporzionate alla crescita percentuale.
Il MVRV indica ancora spazi di crescita
Inoltre, possiamo notare la metrica “MVRV Market Value to Realized Value” evidenziata da una linea azzurra, che indica il rapporto tra la capitalizzazione di mercato e il valore realizzato, ed è utilizzata per valutare se il prezzo è sovra o sottovalutato rispetto al “costo” storico delle monete.
Valori di MVRV >1 ci indicano che il prezzo di mercato è superiore a quello di quando tutte le monete sono state acquistate, pertanto oggi se tutti vendessero i loro BTC sarebbero in profitto.
Il MVRV, va interpretato come un barometro, in quanto un valore MVRV significativamente alto potrebbe segnalare che il mercato è surriscaldato e vicino a un potenziale massimo. Ad oggi, dal grafico possiamo cogliere, che il prezzo di BTC non ha superato il MVRV, , suggerendo la possibilità di ulteriori margini di crescita nel lungo periodo. Per una vista più dettagliata riportiamo il grafico da Maggio 2022 fino ad oggi.
La linea arancione indica la metrica “BTC realized price” che può essere interpretato come il prezzo “di costo” medio delle monete bitcoin che sono state movimentate nel tempo. A livello interpretativo se il prezzo corrente di BTC scende al di sotto del prezzo realizzato, potrebbe essere un segnale che si sta attraversando un periodo di pessimismo. Dal grafico si coglie come questo evento, attualmente sia lontano dal verificarsi.
Nessuna fase di surriscaldamento
Sostanzialmente possiamo riassumere che la metrica “Bitcoin: Bull and Bear Market Durations – Halving” ci mostra che, sul lungo periodo, il prezzo di BTC ha ancora margini di crescita e non ci troviamo in una fase di surriscaldamento del prezzo. Sottolineiamo questo concetto di lungo periodo, poiché l’analisi deve considerare l’intervallo temporale che intercorre tra un evento di halving e il successivo.
Recentemente abbiamo pubblicato, una approfondita guida alle principali metriche di Glassnode. Essendo la metrica appena analizzata, più complessa e di uso esclusivo per il Bitcoin è stato scelto di non inserirla nella guida.
Cresce la fiducia e l’accumulo di Bitcoin tra le Whale
Nello scenario attuale, con il prezzo di BTC che sta attaccando i massimi annuali, si è notato anche un significativo aumento degli acquisti delle Whale (balene). Dalla metrica “Bitcoin: Number of Entities With Balance ≥ 1k” possiamo osservare come da metà Gennaio ci sia stata una crescita esponenziale delle whale che detengono oltre 1000 BTC.
Al momento di questa stesura, ci sono 1598 whale con un saldo di oltre 1.000 BTC sui loro indirizzi. Questo dato ci indica una tendenza con aumento della fiducia e della HOLDing Activity, cioè dell’accumulo tra i grossi player.
Cosa ci indica il “Bitcoin: Stock to Flow Ratio”
Ragionando sempre sul lungo termine, possiamo vedere quanto suggerisce la metrica di Glassnode “Bitcoin: Stock to Flow Ratio”, resa popolare anche grazie a alla analistanoto con lo pseudonimo Plan B.
Questo indicatore viene usato per valutare la scarsità e il valore potenziale di una crypto e misura la relazione tra la quantità disponibile (stock) e la quantità prodotta annualmente (flow). Questo meccanismo lo rende particolarmente adatto al Bitcoin ed originariamente era stato utilizzato per l’oro.
Questo grafico è spesso usato per supportare la teoria che Bitcoin, con la sua offerta limitata e la riduzione periodica dell’emissione di nuovi bitcoin, e il possibile aumento del suo prezzo. Al momento l’indicatore è lontano dal prezzo teorico rappresentato dalla linea grigia che passa a circa 110.000$.