Anche Franklin Templeton, gestore da 1.500 miliardi, entra nella corsa degli ETF Ethereum. Il gruppo ha infatti inviato il form S-1, quello necessario per la proposta di un nuovo prodotto ETF, a SEC poche ore fa. Franklin Templeton si aggiunge a 21Shares+ARK, Fidelity, BlackRock e altri gruppi che sono in attesa di ok da parte di SEC.
Con un mistero: anche Franklin Templeton ha inserito infatti nel suo S-1 la possibilità di utilizzare gli $ETH raccolti dall’ETF per lo staking. Una questione che sarà fonte di grandi attriti con SEC e che almeno a nostro avviso potrebbe complicare il processo di approvazione.
È un buon momento per Ethereum, che sta maturando diversi segnali positivi esterni al mercato, che potrebbero presto riversarsi anche sul prezzo. Questione della quale possiamo parlare insieme sul nostro Canale Telegram, insieme ai nostri redattori e ai nostri lettori. Sì, è un’altra ottima notizia per Ethereum, che ti spiegheremo in questo approfondimento.
A poco più di un mese dall’approvazione degli ETF Bitcoin Spot, prodotti che si sono rivelati essere un enorme successo tanto per il prezzo di Bitcoin quanto per i gestori che li hanno proposti, ecco partire la vera corsa agli ETF su Ethereum. Sono già in diverse le società che hanno richiesto approvazione per questi prodotti. A queste si è aggiunta nella giornata di ieri Franklin Templeton, gestore da 1.500 miliardi che ha già un ETF attivo appunto su $BTC.
Il form S-1 è stato inviato ieri a SEC ed è una prima versione che – con ogni probabilità – sarà sottoposto a ulteriori revisioni proprio su indirizzo dell’agenzia guidata da Gary Gensler.
Con una particolarità: come avvenuto per il form da 21Shares-ARK, anche in questo caso è presente un riferimento allo staking. Franklin Templeton vorrebbe mettere in staking parte degli Ethereum che verranno raccolti dall’ETF.
È una questione che – come abbiamo detto già più volte su queste pagine – dovrebbe essere a rigor di logica motivo di attrito con SEC. Anche l’ETF su Ethereum, e qui entriamo nel tecnico, dovrebbe essere come struttura un grantor trust, che ha dunque delle limitazioni importanti nell’impiego degli asset che custodisce.
È un ottimo segnale. Se grandi gestori come Franklin Templeton arrivano, per quanto in ritardo, a richiedere approvazione, hanno contezza del fatto che ci sarà domanda per questo tipo di prodotti.
D’altronde Fidelity e BlackRock hanno già fatto i conti per i fatti loro e hanno deciso di richiedere approvazione in netto anticipo. Così come ha fatto 21Shares+ARK e come hanno fatto gli altri gestori, però storicamente più vicini al mondo crypto.
Franklin Templeton è una globale società di gestione degli investimenti fondata nel 1947. Offre una vasta gamma di prodotti di investimento a gestione attiva e passiva.
Secondo i dati del 2023, Franklin Templeton gestisce oltre 1.500 miliardi di dollari in asset per conto dei suoi clienti in tutto il mondo.
Per saperne di più su questo tipo di prodotti: Guida Agli ETF Ethereum Spot.
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