Secondo quanto è stato riportato da Reuters – per quanto manchi ancora la conferma dei diretti interessati – Funders Fund, fondo di investimenti venture guidato da Peter Thiel, avrebbe investito 100 milioni in Bitcoin e altri 100 in Ethereum. Una quantità di denaro che forse dice poco rispetto agli enormi volumi che gli ETF stanno facendo registrare, ma che è al tempo stesso un segnale importante del cambio di sentiment all’interno del mercato.
Thiel, che gode dello status di semi-divinità su certi mercati – avrebbe investito in un periodo che va dalla scorsa estate fino all’autunno una somma totale dunque di 200 milioni, equamente ripartiti tra le due principali crypto del mercato.
Per Reuters si tratta del ritorno dell’interesse da parte di investitori da sempre attenti a settori con crescita potenzialmente esplosiva, come quello delle start up tecnologiche, per il mondo di BTC e crypto. Il tempismo di Thiel, se fosse confermato anche l’orizzonte temporale, avrebbe quasi dell’incredibile.
Il fondo di Peter Thiel torna prepotentemente su crypto e Bitcoin
Con Bitcoin che è tornato sopra i 50.000$ e con Ethereum che sembra prepararsi a una grande stagione, si scoprono i metaforici altarini.
Lo stesso fondo aveva cominciato a comprare aggressivamente, riporta sempre Reuters, Bitcoin già nel 2014, salvo poi liquidare le proprie posizioni nel 2022, prima della crisi definitiva, portando a casa 1,8 miliardi di dollari di profitti.
Fondo che dunque almeno storicamente ha avuto un buon tempismo e che sembrerebbe avercelo avuto ancora una volta oggi, dato che avrebbe acquistato Bitcoin e Ethereum a prezzi parecchio inferiori rispetto a quelli attuali. Per Bitcoin, per intenderci, parliamo di prezzi inferiori ai 30.000$.
Nel frattempo Founders Fund si rifiuta di commentare sull’acquisto, pur non smentendolo.
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Allo stesso tempo è bene ricordare che parliamo dello stesso fondo che ha investito già in SpaceX e anche in Meta/Facebook e che governa al momento circa 12 miliardi di dollari in asset. L’allocazione in Bitcoin e Ethereum sarebbe pertanto ridotta, almeno rispetto ai capitali in gestione.
Un segnale importante?
Il passato non è detto che sia sempre un pattern con il quale leggere il futuro. Un segnale però c’è: il momento più buio per questo comparto, coinciso con i fallimenti a catena di Terra Luna, 3AC e FTX sembra essere finalmente alle spalle.
Ed è stato smentito anche chi – vedi Reuters – parlava di frattura insanabile del mondo Bitcoin e crypto con chi gestisce capitali importanti. Le cose succedono molto rapidamente in questo comparto, e si dimenticano con altrettanta rapidità.